“Dio non può essere ovunque, ecco perché ha creato voi del 118 …io non sono altro che una cassiera che lavora all’Ipercoop …anche io servo il pubblico …passo la tessera Coop…inizio con un buongiorno o buonasera.. bip.bip.bip prodotti sul rullo, e non faccio corse perché il rullo trasporta la merce davanti a me.
Voi invece del 118 correte alla velocità della luce per cercare di non spegnere quella luce che Dio ci ha donato… voi invece siete Angeli perché la prima cosa che fate e’ ascoltare il Bip del cuore di ognuno di noi e, siete i primi a soccorrerci…siete la macchina più bella utile al prossimo”.
Con questa lettera Maria Rosaria Lucchetti, 51 anni, nominata dal presidente Sergio Mattarella Cavaliere della Repubblica, insieme a tante altre persone in prima linea nell’emergenza coronavirus, ha commosso negli ultimi giorni di marzo gli operatori del 118 di Pesaro, che solo oggi hanno saputo il nome e il cognome dell’autrice, dato che nella lettera si firmava solo ‘Rosa’.
Non erano state solo belle parole, dette in momenti particolari: Rosa, infatti, aveva donato anche tre carte regalo prepagate del valore di 250 euro: “sono cassiera a 20 ore settimanali…non ho granché, ma ho un cuore grande, e il mio cuore mi dice di ringraziare voi per ciò che fate ogni giorno”.
Un gesto gentile, dunque, nei giorni più bui dell’emergenza che aveva colpito in particolar modo Pesaro, grazie al quale “Rosa” oggi ha avuto un’onorificenza della Repubblica.