ASCOLI – La Guardia di Finanza di Ascoli Piceno ha eseguito il blitz “Real Estate”, e ha sequestrato unità abitative, e pertinenze nell’ascolano acquistate con disponibilità ritenute derivanti dalla distrazione di 322mila euro dalla società fallita, dopo l’indagine sulla bancarotta di un’azienda edile ascolana, avviata nel 2018, derivante dall’operazione internazionale “Nemesi”, con la quale erano stati recuperati beni per 70 milioni di euro.
In precedenza gli investigatori, che hanno eseguito un provvedimento di sequestro emesso dal gip di Ascoli Piceno, avevano denunciato a piede libero alla Procura per bancarotta tre amministratori dell’azienda e tre componenti del collegio sindacale.
Gli amministratori e i soci sono indagati per distrazioni e dissipazioni di oltre 8 milioni di euro e di un abusivo ricorso al credito per 10 milioni di euro. I militari avevano monitorato una società ammessa al concordato preventivo e poi dichiarata fallita dal Tribunale di Ascoli per un aggravamento del deficit, da 709mila a 4,5 milioni di euro del 2015.