Esiste un problema che riguarda la maggioranza delle persone che lavorano da casa: ecco di quale si tratta e come evitarlo.
Negli ultimi anni, lavorare da casa è diventata una realtà sempre più gettonata e scelta sia dalle aziende che dai dipendenti stessi, che hanno chiesto progressivamente di poter ottenere questa variante. Che si tratti di chi lo fa per pochi giorni a settimana, di chi ha un lavoro dipendente o di chi è in proprio, sembra però che lo smartworking porti anche ad una problematica poco nota e che andrebbe presa in considerazione al fine di poterla evitare prima che sia troppo tardi.
Scopriamo cosa si rischia, quindi, restando a casa a lavorare e come agire per far sì che questa scelta resti una possibilità ricca di convenienti e non si trasformi in qualcosa di negativo.
Lavoro da casa, c’è un rischio che viene sottovalutato: a cosa bisogna prestare attenzione
Con l’aumento del numero delle persone che lavorano da casa, sono incrementati anche gli studi che un simile cambiamento può avere sia sull’occupazione che sulla sfera personale. Sebbene ad un primo sguardo si potrebbe pensare che con lo smartworking si abbia molto più tempo da dedicare a se stessi, quanto emerso dalle varie indagini sembra dimostrare l’esatto contrario. Una recente ricerca, ad esempio, ha rilevato che con il suo avvento i casi di esaurimento nervoso da lavoro sono aumentati del 20%.
Sempre più persone soffrono infatti di bornout, una condizione di disagio psicologico dovuta al troppo impegno e all’esaurimento mentale che ne consegue. Chi lavora da casa appare, infatti, spesso più stressato per via dell’impossibilità di distrarsi con una chiacchiera tra colleghi, con il tragitto per andare e tornare dall’ufficio, con la pausa pranzo, e così via…
A tutto ciò si aggiunge il problema dato dal non saper staccare davvero e quindi dal sentirsi sempre al lavoro, anche quando magari si è nella mezz’ora di pausa. Ovviamente non si tratta di un disagio comune a tutti, ma di certo non è il caso di sottovalutarlo. Per fortuna, questa condizione è risolvibile. Per farlo, però, è necessario che chi lavora da casa sappia darsi delle regole.
È fondamentale definire degli orari fissi, come se si fosse in ufficio, e decidere quali sono i momenti in cui staccare. Se è vero che spesso ci si sente in dovere di rispondere a mail e chiamate anche in ore extra, quest’abitudine andrebbe interrotta il prima possibile. E tutto al fine di stabilire dei confini che consentano di avere dei momenti di svago, proprio come avverrebbe sul lavoro.
Un esempio può essere dato dalla scelta di fare una pausa e andare al bar per prendere un caffè, in modo da scambiare qualche chiacchiera e uscire da casa. Al contempo, può essere utile fare una bella passeggiata o concedersi un’ora in palestra. Ciò che conta è non perdersi mai di vista e puntare sempre al proprio benessere. Aspetto senza il quale anche il lavoro, prima o poi, inizierebbe a risentirne.