Uno studio randomizzato e controllato indiano, condotto da Ravichandran et, è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista “Scientific Reports” del gruppo Nature.com, dimostrando l’efficacia dell’indometacina in confronto a paracetamolo nel trattamento della COVID-19.
In particolare, nessun paziente del gruppo indometacina (103 pts) è andato incontro a desaturazione (SpO2<93%) rispetto a 20 pazienti nel gruppo paracetamolo (107 pts) con una significativamente più rapida risoluzione dei sintomi. Tale lavoro scientifico, dunque, conferma quanto riportato dallo studio retrospettivo pubblicato, a fine dicembre 2021, sulla rivista Medical Science Monitor, dal prof. Serafino Fazio, medico napoletano e componente del consiglio scientifico del Comitato terapia domiciliare COVID-19.
“Il predetto studio randomizzato indiano conferma l’efficacia dell’Indometacina, utilizzata da tanti medici del nostro comitato, per la cura precoce dei sintomi del Covid, come da recente pubblicazione del prof. Fazio, - afferma l’Avv. Erich Grimaldi, presidente del Comitato, - il dott. Pregliasco ha consigliato al presidente Draghi, vaccinato con 3 dosi, di assumere, addirittura da asintomatico, gli antinfiammatori due volte al giorno. Un paradosso. Sono oltre due anni che i medici del comitato chiedono di agire, sui pazienti sintomatici, in fase precoce, con i fans in luogo del paracetamolo (farmaco ancora presente nelle linee guida ministeriali) ma non sono mai stati ascoltati, con la conseguenza che tanti pazienti si sono ospedalizzati”.
L’avv. Grimaldi poi conclude: “In un momento in cui avanzano le varianti e i vaccini non bastano, le terapie domiciliari precoci diventano un’arma fondamentale e risolutiva”.