“Le scuole della nostra regione non risultano essere dei cluster di contagio Covid, la necessità di andare a una didattica mista tra presenza e distanza si è resa necessaria per alleggerire il sistema generale della mobilità”.
A dirlo all’ANSA è il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale delle Marche, Marco Ugo Filisetti. “La decisione di passare per il 50% alla didattica a distanza – spiega – è stata ampiamente condivisa in due tavoli regionali con la Regione, le Province, l’Anci e la Protezione civile, oltre che con le parti sociali”.
Per Filisetti “Le scuole, in questo primo periodo si sono tutte adoperate per seguire alla lettera le prescrizioni giunte dal governo in materia di sicurezza e contenimento della pandemia, senza far venire meno il diritto allo studio e all’istruzione. Diritti che saranno garantiti con la didattica a distanza, tutti gli istituti si stanno attrezzando per affrontare al meglio le necessità sopraggiunte.
Comunque la Dad può essere “un valore aggiunto” per i ragazzi più grandi”, conclude il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale delle Marche.