Grottammare%2C+Coronavirus%3A+all%E2%80%99Istituto+Locatelli+le+lezioni+continuano+tramite+videoconferenza.+Intervista+agli+alunni
ascolicityrumorsit
/prima-pagina/grottammare-coronavirus-allistituto-locatelli-le-lezioni-continuano-tramite-videoconferenza-intervista-agli-alunni-2.html/amp/
Prima Pagina

Grottammare, Coronavirus: all’Istituto Locatelli le lezioni continuano tramite videoconferenza. Intervista agli alunni

All’Istituto Aeronavale Antonio Locatelli di Grottammare lo stop viene affrontato implementando gli strumenti multimediali già esistenti.

L’Istituto, infatti, si avvale da anni di strumenti avanzati per la gestione della didattica.

Tutte le lezioni tenute in classe vengono registrate e salvate nell’archivio scolastico di classe e sono a disposizione degli alunni in qualunque momento dell’anno.

Le registrazioni divise per materie in ordine cronologico sono visibili e scaricabili dal server anche da remoto da qualsiasi dispositivo.

I nostri studenti utilizzano l’Ipad come principale strumento didattico, i libri sono in formato digitale e con il supporto di monitor digitali Touchscreen, i docenti si avvalgono di un approccio didattico multimediale e interattivo che consente di migliorare l’esperienza di studio e agevolare l’apprendimento.

Per l’emergenza “chiusura” i nostri insegnanti hanno a disposizione HANGOUTS MEET, un nuovo strumento didattico dedicato alla conference call.

L’APP MEET è stata pensata per la realizzazione di videochiamate in ambito professionale e consente ai docenti di gestire e svolgere le lezioni in videoconferenza.

Gli studenti, infatti, ricevono un codice per connettersi con il loro Ipad e dare il via alla videoconferenza, in questo modo l’intera classe sarà connessa da casa in tempo reale ciascuna con il proprio insegnante per un vero e proprio “meeting virtuale”.

I professori vorrebbero essere con i loro studenti in classe, ma se questo viene impedito, la scuola con grande senso di responsabilità dimostra che la vita non si può fermare e il nostro istituto con i docenti dimostrano di saper insegnare anche a porte chiuse creando un modo nuovo di fare scuola con la “scuola chiusa”.

Durante la mattina di oggi 4 Marzo, la redazione di CityRumors si è presentata all’Istituto Locatelli di Grottammare per parlare della splendida iniziativa ed intervistare il Preside, la Coordinatrice e gli alunni in collegamento streaming.

Oggi infatti, le lezioni si sono svolte come di consueto, ma con l’avvalersi del servizio digitale. I professori erano presenti in classe, gli alunni erano collegati da casa.

La Redazione ha avuto il piacere di parlare con un degli alunni dell’Istituto Locatelli di Grottammare, Leonardo, che ha risposto ad alcune domande inerenti alle sensazioni e alle percezioni riguardanti questo metodo di insegnamento alternativo.

“Leonardo, parlaci a nome di tutta la classe. Come ti sembra questa esperienza in streaming? Come state vivendo questa situazione a distanza?”

“La stiamo vivendo molto bene. Non rimaniamo indietro con il lavoro, anche se c’è ovviamente più lentezza rispetto ad una lezione normale poiché non c’è contatto fisico. Però noi riusciamo a sentire, in generale a seguire le spiegazioni normalmente.
Magari ci sono materie per le quali risulta più difficile prestare attenzione, come ad esempio Arte, soprattutto sotto il punto di vista della spiegazione tecnica lezione.
Secondo me, comunque, è tutto molto utile.”

“Ho capito, quindi riuscite a lavorare bene e a ricevere tutto il materiale che gli insegnanti vi inviano? Riesci a svolgere normale i compiti e gli esercizi?”

“Sì, poiché riusciamo ad entrare nell’Archivio scolastico ed ottenere tutto il materiale che ci serve come quando siamo a scuola.”

Certo, immagino. Ovviamente manca il contatto umano e mancate ai professori. A voi mancano?” 

“Beh sì, assolutamente.”

Si è poi conclusa con i saluti la piccola intervista fatta ad uno degli alunni del quinto anno dell’Istituto Antonio Locatelli – Liceo Scientifico Istituto Tecnico Aeronautico Navale di Grottammare.

E’ stato un piacere vedere come, in tempi in cui la tecnologia la fa da padrona, questa venga usata per reali scopi culturali che permettono ai ragazzi di nutrirsi continuamente di cultura, soprattutto in questo momento in cui tutto è fermo a causa della mezza quarantena dipesa dal Coronavirus.