GROTTAMMARE – In viola l’ingresso Palazzo Ravenna, a Grottammare, per testimoniare l’attenzione alle malattie epilettiche e rilanciare la ricerca che, oggi più che mai, ha subito una battuta di arresto a causa della pandemia da Covid-19.
Per la giornata mondiale 2021 dedicata a tutte queste patologie, che ricorreva ieri, la Città di Grottammare raccoglie e rilancia l’appello della Lega Italiana contro l’Epilessia (LICE) “Troviamo una cura per tutte le epilessie”: un invito chiaro ad accendere i riflettori sulla ricerca in ambito epilettologico che, oggi più che mai, ha subito una battuta di arresto a causa della pandemia da Covid-19. L’atrio del palazzo municipale e moltissimi altri monumenti di altre città, dunque, ieri sono stati illuminati di viola, colore simbolo dell’epilessia.
“Nell’ultimo anno – dichiara il Professor Oriano Mecarelli, Presidente LICE, Dipartimento di Neuroscienze Umane La Sapienza (Roma) – la ricerca scientifica mondiale è stata costretta a incentrare tutti i propri sforzi nella lotta al Covid-19. Nondimeno, l’accesso ai fondi risulta ancora più problematico. Ma nonostante questi grandi ostacoli, sono stati compiuti importanti passi avanti nella cura di due gravi forme di epilessia: è stato approvato, infatti, il primo trattamento a base di cannabidiolo in grado di ridurre in oltre il 40% dei pazienti, in particolare per quelli che soffrono della sindrome di Lennox Gastaut e della sindrome di Dravet, la frequenza delle crisi epilettiche, anche dopo 12 mesi di trattamento. Si tratta di un risultato straordinario, ma la strada è ancora tutta in salita e dobbiamo compiere grandi sforzi affinché tutte le epilessie trovino una possibilità di cura”.