SAN BENEDETTO – L’associazione “I luoghi della scrittura”, consolida la propria struttura organizzativa e si apre al fundraising. La realtà attiva da oltre dieci anni nell’ambito della cultura editoriale e letteraria, si rafforza con l’inserimento di una nuova figura professionale per la raccogliere soldi. Tale progetto è stato reso possibile dal supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, che con l’Avviso per la presentazione di progetti “Più uniti e quindi più sostenibili” supporta l’operatività degli enti del terzo settore nel consolidamento delle strutture organizzative dedite alla costruzione e promozione di strategie finalizzate alla sostenibilità.
La proposta progettuale formulata intende valorizzare la cultura locale proiettandola a livello nazionale ed internazionale. L’obiettivo, in particolare, è quello di specializzare con corsi di formazione professionale la figura che possa sostenere l’associazione “I luoghi della scrittura” con attività di raccolta fondi e nel contempo di mediazione tra i vari protagonisti degli eventi culturali.
La nuova figura professionale, individuata nel 31enne sambenedettese Marco Sprecacè, laureato in studi politici e internazionali, operatore sociale e giornalista, a seguito di una fase di ricerca e selezione, si adopererà per la raccolta di risorse finanziarie, per la creazione delle condizioni ideali per progettare iniziative, e per la costruzione di relazioni finalizzate ad un’implementazione qualitativa e quantitativa delle attività dell’associazione.
Il nuovo percorso della realtà culturale è stata presentato dal presidente dalla I Luoghi della Scrittura, Mimmo Minuto, presso l’Harena di San Benedetto, con l’accoglienza di Patrizia Ferrara.
“Penso che sia un momento molto bello per la città; i due slogan, “Più uniti e quindi più sostenibili” e “Oltre i luoghi”, mi piacciono perché sono pieni di prospettive, e riguardano una realtà molto vivace a San Benedetto, come quella delle associazioni. Questa città è stata un vivaio di associazionismo dagli anni ’80, ma la situazione è cambiata. Sono cambiate le associazioni, i modi di presentare e rappresentare i bisogni del territorio. È importante che un’associazione abbia sentito la necessità di dotarsi di nuovi strumenti per rispondere a nuove esigenze. Le amministrazioni comunali devono avere non il compito di promuovere gli eventi, ma, piuttosto, di essere disponibili a recepire quello che si muove nel territorio, e devono essere in grado di coordinare e dare risposta alle richieste.
C’è necessità di un modo di pensare diverso. Ringrazio l’associazione “I luoghi della scrittura” che ci permette di guardare oltre, in particolare a Mimmo Minuto” è il commento di Lina Lazzari, assessore alla cultura del Comune di San Benedetto.
Nel suo intervento Mimmo Minuto ha ricordato: “Questa associazione, circa sei anni, fa aveva cercato di mettere insieme tutte le associazioni culturali del territorio con “Mosaico Piceno”. Abbiamo presentato questa proposta a tutti i candidati sindaci ed è stato messo nel cassetto, ma mai attuato. Grazie all’assessore Lazzari, ora, invece, abbiamo già realizzato a voce delle collaborazioni, con “Sun Beach Comix”, e con la Fondazione Bizzarri, per realizzare un festival dedicato a Pasolini. Quando arrivai a San Benedetto 50 anni fa – ha aggiunto il presidente – la mia idea era di attuare qui quello che vedevo alla VersiLiana di Viareggio, con serate dedicate ai temi attuali. Ho presentato questa iniziativa a tutti i sindaci, ma mai mi è stata accolta la possibilità, per un problema di fondi. Come associazione ci vantiamo di non speculare, di non fare eventi per guadagnare, perché essi devono essere a beneficio della comunità”, la conclusione.
Per Angelo Davide Galeati, presidente della Fondazione Carisap: “La fondazione del progetto statutario si occupa di welfare e sviluppo economico. Le ricchezze del proprio patrimonio vengono spese nel mondo del terzo settore, distinto oggi tra imprese non a scopo di lucro, sociali e volontariato. Quest’ultimo nel mio mandato è stata analizzato come il più bisognoso di azioni che potessero coadiuvare i volontari nello svolgimento dei compiti delle associazioni.
“Sono onorato di far parte di questo progetto, che a mio avviso ha una prospettiva e che fa della sostenibilità il proprio obiettivo. La mia formazione personale si è consolidata con corsi di progettazione sociale e, a partire dal prossimo mese, grazie ad un master in management culturale a Roma acquisirò numerose competenze in questo campo”, è il pensiero di Marco Sprecacè.