SAN BENEDETTO, Inizia a Pescara, la nuova avventura della società sambenedettese Stella del Mare, ai nastri di partenza per il suo terzo anno di fila, (Campione Regionale 2018 e seconda classificata nel 2019) in una competizione dove i valori dello sport sono amplificati a dismisura.
Inaugurato a Roma lo scorso week end lo storico calcio d’inizio del calcio paralimpico e sperimentale, sotto l’egida della FIGC (fino allo scorso anno era in collaborazione con il CSI), il presidente Gabriele Gravina, presso il centro di preparazione olimpica “Giulio Onesti” nella conferenza stampa di presentazione ha ricordato come la FIGC sia la prima federazione sportiva al mondo ad aver istituito al suo interno una Divisione per l’attività paralimpica e sperimentale, avviando così un percorso che rappresenta un cambiamento culturale e sociale.
“È un’altra giornata importante –ha detto – come lo è stata quella durante la quale abbiamo ipotizzato la nascita di questa nostra nuova divisione. È una nascita che si ispira all’esigenza del mondo del calcio di mostrare la sua unicità, di individuare i protagonisti non per la loro individualità.
Riparte quindi con grandi prospettive, la stagione agonistica dei giallo-oro del presidente Claudia De Laurentiis. “Siamo orgogliosi –afferma- di aver creduto sin da subito nel progetto calcio per disabili partito ben tre anni fa con Valentina Battistini e appoggiato dal CSI insieme alla FIGC.

Il diggi rivierasco, professor Roberto Ciferni, aggiunge: “lo scorso anno abbiamo fatto la scelta strategica di dividere la squadra Campione regionale in due per poter allargare il nostro progetto e coinvolgere tanti nuovi ragazzi, è stato quindi un anno difficile dal punto di vista dei risultati ma non delle soddisfazioni.
Ricordo sempre che, anche se il calcio fa la parte del leone nelle nostre attività, il progetto della Stella del Mare è polisportivo in modo da poter perseguire al meglio il nostro fine più grande che non è certo quello di vincere, bensì quello di coinvolgere ogni anno sempre tanti nuovi ragazzi diversamente abili nello sport.
Perchè ognuno di loro può fare la differenza se gli si dà un’opportunità, e noi vogliamo dare un’opportunità sportiva a tutti. Lo sport cambia veramente e in meglio la vita delle persone. Essere parte attiva in questo processo ci riempie il cuore”





