Il Crocifisso ligneo del SS Salvatore torna ad Arquata del Tronto

Mercoledì 1 gennaio, alle ore 11.30, presso la Chiesa di Borgo 1, torna ad Arquata il Crocifisso del Santissimo Salvatore.

La statua duecentesca fu intagliata e dipinta dai monaci benedettini, Ranieri e Berardo. Il Crocifisso proviene dalla Chiesa di San Salvatore di Sotto di Ascoli Piceno dove venne trafugato dagli arquatani, durante una delle tante lotte.

Il Crocifisso del SS Salvatore rappresenta per gli arquatani, non solo un simbolo religioso, ma anche la storia del legame con la terra d’Arquata.

“Riportare ad Arquata il crocifisso più antico delle Marche, – spiega l’Associazione Arquata Potest –  delocalizzato ad Ascoli dopo il terremoto, era uno dei nostri prossimi obiettivi.
Stavolta, però, non lo porteremo a termine da soli: noi abbiamo principalmente avviato il motore. Indispensabile è stato l’aiuto della nostra Parrocchia, della Diocesi di Ascoli Piceno, del Vescovo Mons. Giovanni D’Ercole e soprattutto del parroco Don Nazzareno Gaspari, che hanno seguito tutta la questione burocratica, oltre a finanziare l’allarme nelle stanze private delle Suore adiacenti alla Chiesa.”

“Così come ci teniamo a specificare – continua Arquata Potest – che l’80% del finanziamento, invece, per l’allarme della Chiesa stessa, verrà dall’Associazione ArquataFutura, la quale ha appoggiato immediatamente questa iniziativa.
Ricordiamo ancora con piacere la chiamata del Presidente Italo Paolini a seguito della nostra richiesta: “Tranquilli ragazzi, è una iniziativa meritevolissima: vi aiutiamo noi”.

Nel 1855 un’epidemia di colera colpì tutto il territorio italiano, compreso il comune di Arquata. Nonostante i numerosi decessi di quel periodo, il centro di Arquata fece eccezione: infatti la malattia, nonostante si fosse manifestata più volte, non fece vittime. E’ stato ritrovato un manifesto dell’epoca con un’invocazione all’immagine sacra del SS. Salvatore.

Il Crocifisso ligneo è l’emblema della forza del popolo arquatano, che resiste e lotta, se viene aggredito. Dunque, dopo il violento sisma che ha distrutto Arquata il Crocifisso del SS Salvatore che torna tra la sua gente, simboleggia un piccolo passo verso la rinascita.

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