Avete versato l’Imu in ritardo? Ecco a quanto ammontano le sanzioni che vi spettano e come procedere per pagarle.
Può accadere di versare l’Imu in ritardo. Dopotutto, la nostra vita è piena di scadenze e di urgenze. Ma a quanto ammontano le sanzioni in questo caso? Ecco tutti i dettagli.
L’Imu è un’imposta che bisogna necessariamente pagare e riguarda 25 milioni di persone, distribuendosi tra proprietari, titolari di diritto reale, locatori degli immobili, e così via.. Le aliquote sono dello 0,5% per quanto riguarda le case di lusso, dello 0,86% per altri immobili, dello 0,86% per quelli ad uso produttivo e dello 0,76% per i terreni agricoli. Esistono anche delle agevolazioni, come il comodato d’uso gratuito. Ma quanto costano le relative sanzioni? Ecco tutto nei minimi particolari.
Lunedì 17 giugno sono scaduti i termini per il versamento dell’Imu. Non c’è, però, da farsi prendere dal panico qualora ci fosse sfuggito di mente. Si può ricorrere, infatti, al ravvedimento operoso. In che cosa consiste? In caso di ritardo, bisogna versare l’imposta dovuta, insieme alle sanzioni ridotte e gli interessi. Più elevato è il numero dei giorni di ritardo e più alta è la percentuale di sanzioni da applicare. Quella ordinaria equivale al 30% dell’imposta dovuta, mentre l’interesse viene calcolato su ciascun giorno di ritardo sul pagamento.
Tale strumento significa poter pagare le multe relative all’Imu in forma ridotta, ma entro 2 anni. In pratica, vengono premiati i contribuenti che regolarizzano con maggior velocità la loro posizione. Esiste, inoltre, il ravvedimento operoso super breve, che si effettua entro 14 giorni. In questo modo, la sanzione risulta essere dello 0,1%.
Proseguendo, c’è il ravvedimento breve, ossia entro 30 giorni dal termine. In tal caso, il versamento si compie tra il 15°e il 30° giorno nello specifico. La multa equivale all’1,5% dell’imposta. Si può ricorrere anche al ravvedimento medio: il pagamento, qui, avviene tra il 31° e il 90° giorno di ritardo. A quel punto, la multa è dell’1,67% dell’importo totale. Il ravvedimento lungo avviene oltre il 90° giorno, invece, fino ad un anno. La sanzione è del 3,75% dell’importo iniziale.
A ciò si aggiungono gli interessi giornalieri. Nel caso del ravvedimento lunghissimo, poi, si ha il versamento dell’imposta tra il primo e il secondo anno della scadenza. La sanzione equivale al 4,29% del totale da pagare. Infine, c’è il ravvedimento ultrabiennale, che si verifica quando i termini ormai sono scaduti da 2 anni. La multa è ridotta del 5% dell’imposta più gli interessi. Facile no?