“La possibilità di avviare il servizio di consegne a domicilio è una conquista ma serve anche altro per salvare un settore in così grave difficoltà per l’emergenza Coronavirus”.
Lancia l’allarme sul settore agrituristico la presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni. Un comparto che, con ogni probabilità, continuerà a subire al massimo gli effetti della pandemia anche dopo l’avvio della Fase 2 con le pressoché certe misure sul distanziamento sociale ma anche il prevedibile calo del movimento turistico. A rischio, nelle Marche, oltre un migliaio di attività con 12mila posti letto e 500 piazzole di sosta per camperisti.
Secondo un’elaborazione di Coldiretti Marche sugli ultimi dati Istat campagne, colline e montagne marchigiane sono le mete preferite del 40% dei viaggiatori. Un turismo green e sostenibile che, soprattutto nella nostra regione, ha rappresentato un presidio contro l’abbandono nel dopo terremoto, con circa il 20% delle attività situato in area montana. E ora? A Pasqua e Pasquetta molte famiglie non hanno voluto rinunciare ai sapori della campagna dei tradizionali picnic o delle gite fuori porta e hanno portato l’agriturismo a casa grazie al servizio di consegna pasti a domicilio organizzato dagli agricoltori di Terranostra/Campagna Amica. Proprio per questo, in vista di 25 Aprile e Primo Maggio, le strutture si stanno organizzando con cestini e menu per l’occasione. L’invito è sempre quello di sostenere il Made in Italy orientando la scelta per la spesa alimentare verso prodotti di qualità e a chilometro zero. Ovviamente ciò non è sufficiente.
“Serve subito liquidità – aggiunge la presidente Gardoni – come Coldiretti ci siamo subito attivati per informare gli agriturismi, e in generale tutte le aziende agricole, delle misure prese a vari livelli per fronteggiare questa crisi”. Dal Dl Liquidità agli anticipi della Pac è possibile rivolgersi alla Rete Agricorporatefinance (www.agricorporatefinance.it), promossa da Coldiretti, che aiuta ad evitare pericolose file alle filiali delle banche e a ridurre la burocrazia. “Misure importanti ma non sufficienti. È necessario – conclude la presidente Gardoni – continuare a sollecitare le istituzioni affinché vengano messi in campo strumenti straordinari per gestire la crisi e salvaguardare un comparto necessario per la promozione dei territori, per l’attività turistica e per la diffusione della cultura rurale”.