“Abbiamo deciso di portare il Pride a San Benedetto del Tronto, nella provincia di Ascoli Piceno. Vogliamo fare vedere che noi ci siamo, che la “Cenerentola delle Marche” si schiera di fianco allə suə cittadinə Queer e passa loro il microfono, coesə ed insieme.
Una lotta che non si ferma. Non si ferma nella nostra nera provincia, non si ferma nelle nostre sempre più nere Marche. Perché non vogliamo diritti al ribasso, li vogliamo tutti e ce li prenderemo, il 31 luglio alle ore 17.00 in Piazza Giorgini a San Benedetto del Tronto.”
Con queste parole, Liberә Tuttә ha annunciato l’evento che si terrà per la prima volta nel Piceno. Una vera e propria rivoluzione sociale che vuole mettere al centro la libertà personale e collettiva. L’acquisizione dei diritti, che in alcuni casi ci sembra ormai assodata, in altri casi come quelli della comunità LGBTQIA+ sembra ancora ferma al palo. Il DDL Zan è la prova più evidente. Un’occasione, quella organizzata da Liberә Tuttә, per ascoltare chi ha veramente da dire qualcosa e lo fa perchè lo vive tutti i giorni, sulla sua pelle.
“Quando perdiamo il diritto di essere diversi, perdiamo il privilegio di essere liberi” sosteneva Charles Evans Hughes.
Il concetto di omologazione, di identificazione solo verso determinati schemi, la brutalità di segnare un confine che determina chi sta nel giusto e chi no, sono elementi che annichiliscono la società, la bloccano in una bolla che non è più concepibile. Che cos’è l’identità se non la più spontanea espressione di sè? Chi decide chi dobbiamo essere? Cosa fa davvero paura? Quanto si conosce davvero il “nemico” che si sta combattendo?
A queste domande proverà a rispondere, con l’iniziativa “La prima volta fu rivolta, Pride 2021”, Liberə Tuttə, gruppo transfemminista e intersezionale.