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Legambiente aderisce alla manifestazione del CAI contro i lavori ai Pantani di Accumoli

L’Appennino, soprattutto quello ferito dal sisma, ha bisogno d’altro. Con questa convinzione Legambiente aderisce alla manifestazione promossa dal CAI, in programma domani domenica 8 dicembre, contro i lavori ai Pantani di Accumoli, dove si prevede la realizzazione di un albergo, ed è in corso quella di una strada.

“Questo progetto è in contrasto con quanto serve all’Appennino, anche in funzione di ripartenza dopo il duro colpo inferto dal sisma – commenta Legambiente –. In queste bellissima e ferita porzioni di territorio, c’è bisogno di piani e investimenti in grado di affrontare e vincere la sfida dello spopolamento, sostenendo i piccoli comuni e la creazione di nuove economie locali; costruire invece una strada di cemento in montagna, dove peraltro si potrebbero usare ben altri metodi di ingegneria naturalistica, o un nuovo albergo, sono scelte che vanno nella direzione opposta, su montagne dove gli scheletri di alberghi in rovina si trovano ovunque, abbandonati perché costruiti in maniera insensata con un vecchio e devastante modello di sviluppo dei decenni passati. Da anni assistiamo a nuove esigenze sul fronte di un turismo che chiede di vivere la montagna in maniera differente e nel rispetto degli equilibri naturali, con la crescita esponenziale del turismo lento e a pieno contatto con l’ecosistema. Per aiutare questi percorsi virtuosi è necessario che la politica sia coerente con gli impegni urgenti nella conservazione e valorizzazione sostenibile delle risorse naturali, anche per i servizi ecosistemici che garantiscono, e nell’adattamento del territorio al cambiamento climatico, di cui questi giorni si sta discutendo a Cop25 a Madrid. Non sarà certamente nuovo cemento a permetterci di vincere la sfida della ricostruzione e della rinascita dell’Appennino, ma lo sviluppo di sane filiere locali e il sostegno alla nascita e crescita della green economy”.