Ufficializzata questa mattina la nomina delle elette alla Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche.
Tra le nomine, quella dell’ascolana Ilaria Chiovini, 26 anni, laureanda alla Laurea Magistrale in Statistica, Economia e Impresa presso l’Università di Bologna.
Le abbiamo chiesto una dichiarazione sull’esperienza che l’attende, come è arrivata a questa nomina e quali saranno i progetti che intenderà sviluppare una volta insediata.
“Questa mattina il Consiglio Regionale delle Marche ha approvato la proposta dell’Ufficio di Presidenza circa la costituzione della Commissione per le pari opportunità tra uomo e donna della Regione Marche.
Il ruolo della Commissione è quello di valorizzare e sviluppare la promozione di politiche e strumenti per la conciliazione vita/lavoro, il sostegno ai percorsi di carriera al femminile e per l’equilibrio di genere nella governance.
Durante la fase pandemica le disuguaglianze si sono accentuate e le donne sono state tra le più colpite.
Inizia ora un lavoro con le altre componenti della Commissione che spero possa essere proficuo nell’interesse di tutte noi e per tutte le donne marchigiane.
Ringrazio il Consiglio Regionale e soprattutto Anna Casini per aver posto la giusta attenzione sul tema e per avermi accompagnato in questo percorso.“ – scrive Ilaria Chiovini sul suo profilo social.
”Sono venuta a conoscenza del bando ad Ottobre e ho voluto cogliere l’occasione, perché sono sempre stata in prima linea riguardo le tematiche che trattano i diritti delle donne e le disuguaglianze di genere – ci scrive Ilaria Chiovini – Così ho effettuato la mia candidatura a Novembre e ho chiesto sostegno istituzionale e politico, e oggi è arrivata la nomina di cui sono davvero entusiasta e non vedo l’ora di iniziare questa nuova esperienza.
Per quanto riguarda i progetti, innanzitutto vedere a che punto siamo e portare avanti il lavoro che è stato fatto in precedenza.
Le giovani donne si trovano troppo spesso a dover scegliere tra lavoro e famiglia infatti la percentuale di part time involontario è molto alta.
Questo porta le donne a non poter avere piena autonomia ed indipendenza, e spesso questo causa molte problematiche e porta in molti casi anche alle violenze domestiche da cui la donna, proprio a causa della sua condizione, non riesce ad uscirne.
Le donne devono essere libere di scegliere.”- conclude la Chiovini.



