MARCHE- Corte Conti: Acquaroli, stimolo uscita da ‘impasse’ esterna

“Tutti i rilievi che le Corte ci ha mosso saranno oggetto di stimolo e di approfondimento, di ulteriore confronto per cercare di capire come migliorare la situazione di governo e di uscire dalla base di impasse dettata da criticità esterne alle nostre qualità”.
Lo ha detto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli a margine dell’udienza della Sezione regionale di Controllo della Corte dei Conti che ha dichiarato la parificazione del Rendiconto 2021 della Regione.
Dalla Procura, nell’ambito di un giudizio complessivamente buono sulla rendicontazione, sono però arrivati vari rilievi in particolare relativi a ritardi nell’uso di fondi Ue soprattutto per la Ricostruzione. All’udienza ha ‘debuttato’ e illustrato la relazione della Regione alla Corte, il nuovo assessore al Bilancio Goffredo Brandoni subentrato al neo senatore Guido Castelli. 
    Parlando con i giornalisti, in merito ai rilievi dei giudici contabili, Acquaroli ha sottolineato che l’azione della giunta è stata in qualche modo condizionata da “criticità esterne”. 
    “Dalla ricostruzione all’alluvione alla crisi pandemica – ha ricordato – che comunque ha portato conseguenze molto importanti sui bilanci e sulle azioni strategiche, non ultima la guerra russo-ucraina con le conseguenze sull’energia e sulle materie prime e quindi anche sui cantieri e il rallentamento dell’azione amministrativa”. “Credo che le azioni che possiamo mettere in campo le faremo – ha assicurato – perché è interesse di tutti non solo avere i conti in ordine ma mettere in campo le migliori sinergie per portare i risultati che noi vogliamo conseguire in termine di sviluppo economico e realizzazione delle infrastrutture e competitività del sistema regionale”. 
    Altra questione sollevata dalla procura regionale contabile, guidata da Alessandra Pomponio, quella della ‘fuga’ dei medici ospedalieri. “La procuratrice ha evidenziato anche una discontinuità rispetto alla programmazione, che è quella che noi abbiamo messo in campo. – ha osservato Acquaroli – Sono perfettamente d’accordo con quanto citato dalla procuratrice, in parte però c’è anche una visione nazionale che, con le norme, non ci mette in condizione di fermare questa fuga di medici”.
(ANSA Marche)

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