Secondo un’analisi condotta dal Centro Studi di Confartigianato Marche, sulla base di dati Excelsior Unioncamere e Anpal, nella regione nei prossimi tre mesi ci saranno ben 10000 offerte di lavoro
Continua a tenere banco la questione lavoro nella Marche. Il Centro Studi di Confartigianato ha condotto un’analisi decisamente interessante che, però, al tempo stesso accende un campanello d’allarme non di poco conto.
Nei prossimi tre mese, indicativamente fino a gennaio 2024, nelle Marche ci saranno più di 10.000 offerte di lavoro. Buona notizia, no? Dipende. Sì perché serviranno operai specializzati, conduttori di impianti e macchine, impiegati nelle professioni commerciali e nei servizi, professionisti specializzati e tecnici. Sono tutte figure non facilmente trovabili nel mercato del lavoro.
Rispetto ad un anno fa ci sono circa 800 posti in più, tuttavia più del 50% delle figure richieste rischiano seriamente di non essere trovate. Nel dettaglio risulta praticamente impossibile trovare: fabbri, saldatori, montatori di carpenteria metallica, gli operai specializzati del tessile abbigliamento e gli operai addetti alle finiture di costruzioni.
Ci sono anche settori in cui più semplice trovare le figure professionali, come: nei servizi alla persona, commercio, turismo, manifatturiero e costruzioni.
Ad analizzare il quadro della situazione ci ha pensato il segretario di Confartigianato Marche, Gilberto Gasparoni. Le sue parole: “L’innalzamento della qualità dell’offerta formativa di istruzione tecnica e professionale, anche attraverso uno stretto collegamento con i sistemi produttivi strategici dei territori, il potenziamento delle attività didattiche laboratoriali e gli strumenti di alternanza scuola-lavoro, come l’apprendistato duale consentiranno di acquisire competenze maggiormente spendibili nel mercato del lavoro”.
Gasparoni ha poi proseguito: “Sono tutti percorsi che formano la maggior parte delle figure richieste dalle imprese, collegate alle filiere produttive della manifattura e del Made in Italy. Riteniamo indispensabile il rilancio degli Istituti Professionali e gli Istituti Tecnici”.
“Investire – conclude il segretario di Confartigianato – sulle competenze a cominciare dall’uso delle tecnologie digitali e puntare sull’apprendistato duale e professionalizzante come fondamentale canale di ingresso nel mondo del lavoro nonché sulla formazione finanziata dalla Regione Marche per aggiornamento e qualificazione”.
Queste le proposte di Confartigianato, vedremo se la Regione Marche deciderà di accoglierle o di finanziare progetti diversi.