I clienti BancoPosta e PostePay stanno rivendo uno strano messaggio sui propri cellulari: vediamo cosa significa e come proteggersi.
Ormai da anni siamo abituati all’idea di poter ricevere messaggi truffa attraverso vari canali di comunicazione. La maggior parte di essi, arriva essenzialmente via email ma non sono rari i casi in cui gli utenti vengono raggiunti anche da messaggi SMS o notifiche tramite app che possono generare qualche dubbio.
Solitamente, i messaggi truffa o mirati alla raccolta dati puntano ad entrare in possesso delle informazioni personali di un utente allo scopo di utilizzarli per eseguire operazioni bancarie a suo nome e svuotargli il conto o, nei casi migliori, per rivenderli ad aziende pubblicitarie.
Nel momento in cui i nostri dati vengono sottratti con l’inganno e poi venduti a queste ultime, il danno è in effetti molto limitato. Vedremo semplicemente moltiplicarsi il numero di chiamate dai call center in arrivo sul nostro numero di telefono e delle mail di pubblicità o di phishing sulla nostra casella di posta elettronica.
Certo, il rischio di incappare in qualche truffa c’è sempre, ma in questo caso la prudenza mette al riparo da situazioni sgradevoli: basterà semplicemente non cliccare mai su alcun link presente nelle email o negli SMS che riceviamo da indirizzo o numeri sospetti.
I messaggi PostePay e BancoPosta sono una truffa?
Se cancellare o ignorare i messaggi che arrivano da numeri sconosciuti è ormai quasi un gesto istintivo, non è così semplice farlo quando le notifiche arrivano da mittenti conosciuti e affidabili come Poste Italiane.
In questi giorni, infatti, molti utenti che adoperano i servizi bancari della società stanno ricevendo un messaggio che chiede di consentire a queste applicazioni l’accesso ai dati personali. Temere che si tratti di una truffa è perfettamente lecito, ma in questo caso si può stare tranquilli. Si tratta di un avviso effettivamente inviato dalle applicazioni di Poste Italiane a tutti i clienti che utilizzano telefoni basati sul sistema operativo Android.
Consentendo l’accesso di tali applicazioni ai nostri dati permetteremo ai sistemi di sicurezza della società di identificare in maniera certa e univoca il nostro telefono. In questo modo, sarà possibile bloccare le operazioni eseguite sui nostri conti o sulle nostre carte attraverso altri dispositivi che potrebbero appartenere a truffatori. Tra le informazioni che non verranno condivise su database esterni ci sono naturalmente le nostre foto e i nostri video, la cronologia della nostra navigazione on line e tutti gli altri dati personali protetti da privacy.