Michele Franchi, vicesindaco di Arquata del Tronto, il comune del Piceno più colpito dal sisma 2016, in occasione delle festività natalizie auspica un concreto cambio di marcia per il territorio arquatano.
”Come amministrazione comunale chiediamo una forte accelerazione della ricostruzione. Dobbiamo pensare che la gente deve tornare, ancora alcune famiglie sono fuori casa e la ricostruzione è al palo.”
“I nuovi decreti sono migliorativi, ma ancora i passi sono decisamente piccoli. C’è bisogno di uno sforzo in più- continua Franchi – Differenziare il cratere, ma stavolta sul serio, creare per Arquata e i comuni limitrofi distrutti dal sisma una zona economica speciale, la Zona Franca. Ma solo per 10 comuni, non per tutti i 130 che fanno parte del cratere.”
Franchi ribadisce la richiesta di Arquata di ottenere un supporto privilegiato “ Perché c’è chi ha un raffreddore e chi un tumore, mi sembra che si stia curando solo chi ha il raffreddore”.
Michele Franchi guarda anche alla tenacia dei suoi abitanti: “Vogliamo pensare positivo, faremo qualche iniziativa sotto le vacanze, insieme alla Pro Loco. La recita dei bambini, lo spettacolo della compagnia teatrale Gli Attoruncoli, che recitano in dialetto spelongano-pescarese, la classica tomobolata ci danno la speranza che Arquata continua a vivere.”
Franchi chiede però al Commissario Piero Farabollini di “snellire le pratiche, deve mettere mano sull’ordinanza perché non è possibile che i piccoli abusi ad Arquata creino impedimenti infiniti. Non è giusto che ci vogliano così tanti passaggi per arrivare all’approvazione di un progetto, quando nella normalità non è così”.
Cosa auspica per Arquata? “Speriamo che si faccia davvero qualcosa di concreto per i nostri territori, nell’ottica di far tornare tutte le persone qui ad Arquata. Oltre le aree camper a Pescara e Pretare, vogliamo che siano ricostruite le case, altrimenti gli anni a venire saranno ancora più difficili”