Morti sospette Rsa: accusa chiede ergastolo per infermiere. Otto omicidi, 4 tentati. Lui si è sempre detto innocente

MACERATA – Il procuratore capo di Ascoli Piceno Umberto Monti ha concluso con la richiesta di condanna a Leopoldo Wick all’ergastolo e all’isolamento diurno della durata di un anno, la requisitoria nel processo che vede Wick, infermiere ascolano accusato davanti alla Corte d’Assise di Macerata di 8 omicidi premeditati e 4 tentati omicidi premeditati in relazione alle morti sospette di anziani ospiti, avvenute nella Rsa di Offida tra il 2017 e il 2018 attraverso l’indebita somministrazione di farmaci.
All’uomo, che ha sempre professato la sua innocenza, difeso dagli avvocati Francesco Voltattorni, Tommaso Pietropaolo e Luca Filipponi, sono contestate le aggravanti dell’aver commesso i fatti con mezzi insidiosi, ripetute somministrazioni indebite di insulina e psicofarmaci. Sostanze farmacologiche che, per dosi ampiamente superiori ai range terapeutici e per la loro stessa tipologia, secondo l’accusa erano assolutamente controindicate e tali da poter causare, come in effetti accaduto, il decesso dei pazienti. Nel procedimento è presente quale responsabile civile l’Asur Marche Area vasta 5. Sono 46 le parti civili; si tratta di parenti degli anziani deceduti e di quegli anziani (e i loro congiunti) per cui Wick è accusato di tentato omicidio.
All’udienza del 4 maggio prenderanno la parola gli avvocati delle parti civili.

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