Posso usare la carta di credito del coniuge con il suo permesso? La risposta che non ti aspetti

Ti sei mai chiesto se puoi usare la carta di credito del tuo coniuge senza permesso? Ecco la risposta che hai sempre cercato.

Fra gli strumenti più usati attualmente, in ambito digitale, troviamo le carte di credito o quelle prepagate. Possono essere d’aiuto per prelevare denaro, effettuare bonifici o saldare alcuni pagamenti. Vale la pena utilizzarle, dal momento che sono parecchio utili. Per questa ragione tante persone, al giorno d’oggi, preferiscono le transizioni online e senza ricorso ai contanti. Però, alcuni si domandano qualcosa di importante.

Si può usare la carta di credito del coniuge?
Cosa succede se si utilizza la carta di credito del proprio coniuge? – ascoli.cityrumors.it

Se si convive con una persona, come un coniuge per esempio, è possibile usare la sua carta di credito? Può sembrare una domanda banale a cui rispondere, oppure che non necessita di un’analisi accurata, ma in realtà c’è un’informazione da conoscere prima di prendere qualsiasi decisione. Potrebbe essere d’aiuto per il futuro ed evitare qualche gatta da pelare. Vediamo insieme, di seguito, cosa bisogna sapere approfondendo il discorso fin da subito.

Carta di credito, si può usare quella del coniuge? La risposta non è scontata e si rischio grosso

In base a quanto dice la legge, le carte di pagamento possono essere usate soltanto dal titolare. Quindi, colui o colei che è stato indicato sulla tessera. E non altre persone. Basti pensare che, quando si decide di prelevare del denaro da uno sportello autorizzato, che sia postale o bancario, è richiesta un’identificazione per accertarsi che quell’individuo sia il proprietario della carta di pagamento. Ciò significa soltanto una cosa in pratica.

Cosa succede se si usa la carta di credito di un'altra persona
Secondo quanto previsto dalla legge, una carta di credito può essere utilizzata solo dal suo titolare – ascoli.cityrumors.it

A meno che non si disponga di una delega firmata, non è possibile utilizzare la carta di pagamento di un’altra persona. Ciò che sorprende, tuttavia, è che sia categorizzato come vero e proprio reato anche se si dispone della suddetta autorizzazione. Bisogna ricordarsi che una carta di pagamento, intestata ad un’altro soggetto, resta comunque un documento valido e certificato.

Chi infrange questa legge rischia la reclusione da 1 a 5 anni, insieme ad una multa da 310 a 1.550 euro. Può verificarsi un’indagine persino se il coniuge non ha esposto una denuncia, di conseguenza è una situazione a cui è fondamentale prestare attenzione. Per risolvere il problema, è sufficiente che sia presente un testimone, o che il coniuge dia completa disponibilità durante l’uso della carta di pagamento. Questo servirà a scongiurare eventuali problemi futuri.

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