È partito il periodo dei saldi estivi ed è caccia ai super sconti: occhio, però, a cosa acquistate. Quali sono i dettagli da prendere in considerazione per evitare di cadere in una trappola?
Sono partiti da pochi giorni i saldi in tutta l’Italia (o quasi) e per moltissime persone è giunto il momento di acquistare finalmente il capo tanto atteso, da diversi mesi a questa parte. L’ora degli sconti è arrivata e adesso si possono prendere in considerazione certi acquisti, ai quali magari in passato si aveva deciso di rinunciare, sperando però di non farsi trovare impreparati. L’attenzione in questi casi non è mai troppa: la merce in saldo va valutata con grande cura.
I commercianti hanno il dovere di attenersi ad alcune semplici regole per evitare di incappare in ammende di natura amministrativa. Le motivazioni sono evidenti e vanno nella direzione delle delibere regionali e della direttiva europea in materia (2019/2161). Ecco nel dettaglio quali sono le indicazioni e i consigli da seguire per non finire in qualche incidente di percorso che può capitare durante i saldi estivi.
Saldi estivi, a cosa bisogna prestare attenzione prima di un acquisto
Come prima cosa, c’è da sottolineare che nel periodo di sconti bisogna esporre il prezzo di partenza, nonché quello praticato durante l’ultimo mese, insieme a quello della merce attualmente in saldo. I capi scontati devono far parte anche di precedenti collezioni e devono essere stagionali. Il cliente ha, in ogni caso, diritto ad effettuare il cambio merce e, in assenza del prodotto richiesto, ad un rimborso.
Tutto questo va esercitato entro 60 giorni dall’acquisto, conservando lo scontrino e mantenendo l’articolo integro e non danneggiato. Il Codice Civile prevede infatti che, insieme al reclamo entro due mesi, esista l’obbligo di riparare o sostituire il capo acquistato, oltre a restituire il corrispettivo in denaro (soltanto in alcuni casi). Altro elemento importante è il prezzo da esporre.
Devono esserci quello d’origine e quello in saldo, nonché la percentuale di sconto applicata. Non mancano le novità anche sui pagamenti elettronici: per legge devono essere sempre ammessi. Le carte di credito devono essere accettate qualora sia esposto l’adesivo che attesta la convenzione dinanzi alla vetrina di ogni singolo negozio.