SAN BENEDETTO: il Sindaco Piunti relatore al Glocal Economic Forum di Perugia

SAN BENEDETTO, Il sindaco Pasqualino Piunti è stato invitato in qualità di relatore sul tema “La Società, l’economia, il valore dei territori di Umbria e Marche” al Glocal Economic Forum ESG89 promosso da ESG89 Group (società che da 28 anni realizza analisi e report di natura economica e offre la propria esperienza per sostenere la crescita delle aziende) in programma oggi a Perugia col patrocinio della Regione Umbria.

“Vorrei evidenziare l’assoluta priorità dell’esigenza di ridare energia e sviluppo ai territori colpiti dal terremoto. Ad oltre tre anni dallo sciame sismico, il panorama è abbastanza sconfortante, con una ricostruzione ancora ampiamente indietro e un tessuto economico che sconta una grandissima difficoltà a ripartire. In questo credo che Umbria e Marche siano accomunate da un unico destino.

Questa difficoltà si ripercuote anche sui Comuni della costa, che è vero che non sono stati colpiti, ma hanno dovuto comunque subire le conseguenze indirette del sisma nei mesi immediatamente successivi al terremoto (basti pensare all’incremento della quantità di rifiuti) ma che hanno volentieri fatto fronte all’emergenza in nome di una solidarietà che è tratto comune di questi territori.

Non siamo stati colpiti , dunque, ma anche oggi patiamo le conseguenze di questo impoverimento dell’entroterra. Il sistema economico e sociale, specialmente in realtà piccole come le nostre, è fortemente correlato tra aree interne e costa e un entroterra in difficoltà genera a catena conseguenze negative anche sugli altri territori: pensiamo alla sanità, con i servizi in sofferenza, pensiamo al turismo, con la difficoltà di proporre un modello integrato di accoglienza costa – collina – montagna che dovrebbe essere il volano per lo sviluppo di questo comparto.Che cosa chiediamo alle istituzioni? Sburocratizzazione e uso del cervello nello scrivere le norme.

Ad esempio, se si stabilisce che i vincoli delle zone a tutela ambientale sono assoluti e inderogabili, nelle zone terremotate non si ricostruirà mai nulla. Se un piccolo abuso edilizio, fatto magari per costruire un riparo per gli animali o aprire una finestra che non c’era nel progetto originario, costituisce impedimento assoluto alla ristrutturazione o alla ricostruzione, tutto rimarrà come adesso.

Io non vedo altri percorsi per il rilancio dell’economia di queste zone: in un mondo dove la standardizzazione, l’omogeneizzazione di proposte sono dominanti (dai telefonini alle catene alberghiere, dagli alimenti preparati su scala industriale all’organizzazione delle vacanze), un territorio come il nostro ha da proporre qualcosa di unico e soprattutto inimitabile: tra la nostra proposta di territori a misura d’uomo, con servizi tutto sommato di buona qualità, dove le relazioni umane contano ancora e i grandi agglomerati urbani del mondo c’è la stessa differenza che corre tra i negozi in franchising, che vendono prodotti uguali in tutto il mondo, e la bottega artigiana che ancora propone prodotti unici per qualità e sapienza di fattura.

Questa è l’unica strada che sappiamo percorrere, questo è il valore aggiunto a cui non dobbiamo mai rinunciare perché in un mondo che appiattisce persone e gusti, terre come le Marche e l’Umbria possono fare la grande differenza”, sarà l’intervento del primo cittadino di San Benedetto.

Impostazioni privacy