SAN BENEDETTO: La memoria non ha età: scuola di potenziamento emotivo e cognitivo nei processi d’invecchiamento

SAN BENEDETTO – L’Associazione Cognitivismo Clinico di San Benedetto del Tronto, con il patrocinio e il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di San Benedetto, propone alla cittadinanza il progetto “La memoria non ha età: scuola di potenziamento emotivo e cognitivo nei processi d’invecchiamento”, che prevede un intervento di Cognitive Stimulation Therapy – CST rivolto ad anziani con demenza di grado lieve e moderato finalizzato a potenziare le abilità cognitive danneggiate dalla malattia (memoria, attenzione, linguaggio), le abilità di vita (il saper fare) ed il benessere complessivo della persona attraverso delle sessioni in gruppo di socializzazione.

Grazie al contributo concesso dal comune su proposta dell’Assessore alle Politiche Sociali, Emanuela Carboni, sarà possibile la partecipazione gratuita al progetto a dodici soggetti, residenti nel comune di San Benedetto del Tronto, che dichiarano un ISEE inferiore a euro 10.632,94. Coloro che non rientreranno in questa fascia di reddito o che risiedano in un altro comune potranno, comunque, iscriversi al costo complessivo di euro 210,00 (15 euro ad incontro per partecipante). Per info e iscrizioni rivolgersi all’Associazione (tel.0735-587194, cognitivismoclinico@gmail.com, www.cognitivismoclinico.net ).
Il progetto prevede incontri a cadenza settimanale, condotti nella sede dell’associazione di via Cavour 14 dalla dottoressa Lucia Epifani e dalla dottoressa Roberta Sciore, entrambe psicologhe e psicoterapeute con competenza ed esperienza nel campo della psicologia dell’invecchiamento. Grazie a questi interventi sarà possibile diminuire i disturbi comportamentali nell’anziano, alleggerendo così il carico assistenziale dei caregiver, di coloro, cioè, che si prendono cura di queste persone.

“Tra gli effetti della pandemia- dice in proposito l’assessore Carboni – c’è l’enorme impatto che essa ha avuto sulla vita degli anziani con demenza e delle loro famiglie. Da un giorno all’altro, queste persone si sono ritrovate totalmente isolate da tutta quella rete di supporto sanitario, sociale e psicologico che solitamente ricevevano. I caregivers di questi malati devono gestire i familiari per tutto il giorno dentro le mura domestiche, quando precedentemente avevano dei momenti di respiro garantiti dall’assistenza domiciliare o dalla frequentazione di centri diurni specialistici. Le liste di attesa di accesso ai servizi dedicati agli anziani si fanno inevitabilmente sempre più lunghe a causa del limitato numero di utenti che ciascuna struttura può accogliere nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Per questo abbiamo ritenuto importante accogliere e sostenere la proposta formulata dall’Associazione Cognitivismo Clinico”.

L’Associazione Cognitivismo Clinico nasce da un’iniziativa di un gruppo di psicoterapeuti di orientamento cognitivo comportamentale che persegue finalità di solidarietà sociale. La mission principale degli associati consiste in un continuo scambio di esperienze ed in un costante aggiornamento della pratica clinica, nel campo della salute mentale, fondato sull’applicazione del metodo scientifico. Questa associazione fornisce inoltre differenti servizi che riguardano le diverse fasi del ciclo di vita, dal bambino all’anziano.

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