SAN BENEDETTO – Alla presenza di rappresentati delle associazioni di persone con disabilità e in particolare dei componenti dell’Unione Italia Ciechi e Ipovedenti, l’Amministrazione comunale ha inaugurato il moderno percorso per persone con disabilità visiva realizzato all’altezza di via Ovidio nell’ambito della riqualificazione del lungomare nord.
Il punto in cui realizzare il percorso di attraversamento delle due carreggiate del lungomare è quello che collega la spiaggia all’hotel Bolivar, il primo albergo della zona, uno dei primi in Italia, ad essere stato interamente ristrutturato tenendo conto prioritariamente delle esigenze delle persone con disabilità.
Sono state posizionate le speciali piastrelle avvertite dai piedi e dal bastone della persona disabile che attraversano in larghezza le carreggiate, ma la novità assoluta è rappresentata dal sistema “LOGES-VET-EVOLUTION”: le piastre collocate lungo il percorso “parlano” grazie a un TAG a radiofrequenza posto al di sotto di ogni piastrella che viene letto dal ricetrasmettitore situato nel bastone speciale dell’ipovedente e che comunica nell’auricolare del disabile visivo informazioni sull’ambiente e sui servizi che si trovano intorno a lui.
Particolare attenzione è stata data all’attraversamento pedonale posto immediatamente a nord di via Ovidio: il percorso tattilo-plantare-vocale è infatti completato da uno speciale semaforo “sonoro” che, bloccando il traffico veicolare e ciclabile del lungomare, consente un attraversamento in sicurezza dell’ipovedente ma anche di ogni altra persona con ridotte capacità motorie o sensoriali. Inoltre, per consentire un percorso pedonale agevole e sicuro su tutto il tratto di via Ovidio, è stato ampliato il marciapiede nord con l’istituzione di un senso unico di marcia per le auto.
“La possibilità di muoversi in ambienti interni ed esterni è un presupposto necessario per la vita di relazione, per lo studio, l’attività lavorativa e lo svago – ha detto il sindaco Piunti- . La soluzione cui finora i disabili visivi hanno fatto più frequente ricorso è quella di farsi accompagnare da familiari o amici, anche se la vita frenetica a cui siamo sottoposti rende via via più aleatori tali supporti. Il ricorso ad aiuti esterni mal si concilia con il concetto di piena autonomia dato che questa implica, per definizione, il fare da soli. Per questo abbiamo accolto e fatto nostri i suggerimenti delle associazioni delle persone con disabilità, in particolare di quelle che rappresentano ciechi e ipovedenti, e nella progettazione della riqualificazione del lungomare abbiamo chiesto che l’abbattimento delle barriere architettoniche fosse una priorità assoluta”.
“Quest’opera è stata pensata e realizzata tenendo conto delle necessità non solo dei nostri concittadini con disabilità visiva – aggiunge l’assessore alle politiche sociali Emanuela Carboni – ma anche degli ospiti, vista la presenza di un hotel ad alta accessibilità come il Bolivar, che hanno l’ulteriore difficoltà di non avere familiarità con un’area, quella del lungomare, piena di traffico e di rumori con tutta la conseguente difficoltà nel doversi orientare da soli e nei rapidi tempi imposti dalla vita di oggi”.