Sono iniziati i lavori di messa in sicurezza antincendio boschivo di alcune aree della pineta di San Giacomo lungo la frangifuoco per Castel Trosino. Grazie alla SAF Tronto -Società Agricolo Forestale Tronto- sono iniziate le opere di diradamento della pineta con l’asportazione del materiale vegetale secco in piedi e a terra al fine di togliere gran parte del materiale facilmente infiammabile.
Grazie ad un finanziamento del Piano di Sviluppo Rurale delle Marche 2014-2020- Area Servizio Politiche Agroalimentari Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, la SAF Tronto previa autorizzazione delle autorità competenti sta cercando di mettere in sicurezza un bosco piantato nel dopoguerra “Opere di sistemazioni Idraulico-forestali del torrente Castellano realizzata con fondi della Cassa per il Mezzogiorno”. Le pinete furono realizzate per poi essere gradualmente sostituite dalle specie arboree autoctone.
Il Dottore forestale Emiliano Pompei Progettista e Direttore dei lavori riferisce che i boschi delle Marche negli ultimi decenni si sono accresciuti in superficie e in valore ecologico e costituiscono sicuramente il più importante patrimonio ambientale della nostra regione, per tale motivo necessita di interventi di manutenzione dato che trattasi di boschi artificiali e particolarmente infiammabili. In pratica, la pineta è un tipo di bosco artificiale e “transitorio” che serve a favorire il ritorno della biodiversità.
I lavori sono iniziati i primi di maggio e si protrarranno per tutto il 2022. Sono stati posti cartelli informativi di area cantiere in corrispondenza delle zone di accesso al bosco e ai cantieri forestali. Bisogna evitare che escursionisti o ciclisti disattenti si ritrovino in aree di lavoro molto pericolose. Bisognerà pazientare qualche anno per poter godere di un bosco più funzionale, più stabile ecologicamente e sicuramente più bello e fruibile.
L’impegno della SAF è quello di riuscire ad aumentare la superficie boschiva artificiale da mettere in sicurezza nel breve tempo possibile in prossimità della Città di Ascoli, in modo da poter godere a pieno del patrimonio boschivo attraverso una maggiore fruibilità turistica, una maggior accessibilità ai mezzi di sicurezza e una maggior funzionalità bosco.