Tutto pronto per il Fontefina Festival 2019. Una festa di comunità giunta alla sua seconda edizione. Quest’anno si svolgerà il 13 e 14 luglio a Villa Mattoni (frazione di Sant’Egidio alla vibrata, TE).
Fontefina è una manifestazione che nasce da anni di ricerca e studio delle tradizioni musicali del territorio di confine tra Marche Abruzzo e Lazio. Nella festa ci saranno i cantori, suonatori, ballatori, poeti diretti portatori di questa cultura, ci saranno gli anziani e quei giovani che attraverso un percorso di trasmissione famigliare e non hanno assorbito le sonorità di questo repertorio che, ricordiamocelo, non ha mai avuto una funzione di spettacolo bensì una funzione rituale, per celebrare attraverso il suono i momenti di festa.
Fontefina è una manifestazione che nasce da anni di ricerca e studio delle tradizioni musicali del territorio di confine tra Marche Abruzzo e Lazio. Nella festa ci saranno i cantori, suonatori, ballatori, poeti diretti portatori di questa cultura, ci saranno gli anziani e quei giovani che attraverso un percorso di trasmissione famigliare e non hanno assorbito le sonorità di questo repertorio che, ricordiamocelo, non ha mai avuto una funzione di spettacolo bensì una funzione rituale, per celebrare attraverso il suono i momenti di festa.
Fontefina 2019 inizierà con i lavori di mietitura del grano a mano alle 7 del mattino presso via dei Sanniti di Villa mattoni, in cui oltre al lavoro si alterneranno canti di mietitura, spuntini e riflessioni su un idea nuova di agricoltura. Si procederà poi con laboratori di poesia improvvisata in ottava rima con Dante Valentini, uno dei portatori di questa antica tradizione che univa l’alta valle del Tronto da Amatrice fino ai paesi Dell ascolano interno (Spelonga, Capodacqua, colle d’Arquata).
Ci saranno studiosi autorevoli come Antonello Ricci (università la Sapienza, Roma) a presentare il nuovo lavoro di documentazione “suoni di famiglia” a descrivere il passaggio di trasmissione del repertorio musicale di tradizione calabrese grecanica avvenuta per il giovane suonatore Mimmo Morello, anche lui presente per far ascoltare i suoi suoni. Altri nomi importanti dal mondo della ricerca come Gianfranco Spitilli, Domenico di virgilio e Antonella Talamonti aiuteranno a comprendere i contesti antropologici che circondano questo mondo sonoro.
La sera concerti e feste di ballo fino a notte fonda con i suonatori e cantori della tradizione. Ci saranno ospiti internazionali come Victoria Delarozière, organettista e cantante di Nantes che porta con sé il repertorio Cajun, una commistione di culture avvenuta nel Louisiana nei primi del novecento in cui un antico dialetto francese si univa ai ritmi del blues afro americano creando una sonorità unica che avremo la fortuna di ascoltare.
Artigiani per scelta e nuove realtà sociali saranno presenti al Fontefina, Cesari il calzolaio per scelte, Peppe il costruttore siciliano di scacciapensieri, l ‘elefante bianco associazione di Teramo che crea percorsi volti alla responsabilizzazione di uomini portatori di violenza. Fontefina – festa di comunità è una lente sul passato per osservare un presente lucido e ricco di amore e passione per la cultura e il territorio, per creare poi un futuro nuovo libero dagli stereotipi creati dalla recente società dei consumi.
La sera concerti e feste di ballo fino a notte fonda con i suonatori e cantori della tradizione. Ci saranno ospiti internazionali come Victoria Delarozière, organettista e cantante di Nantes che porta con sé il repertorio Cajun, una commistione di culture avvenuta nel Louisiana nei primi del novecento in cui un antico dialetto francese si univa ai ritmi del blues afro americano creando una sonorità unica che avremo la fortuna di ascoltare.
Artigiani per scelta e nuove realtà sociali saranno presenti al Fontefina, Cesari il calzolaio per scelte, Peppe il costruttore siciliano di scacciapensieri, l ‘elefante bianco associazione di Teramo che crea percorsi volti alla responsabilizzazione di uomini portatori di violenza. Fontefina – festa di comunità è una lente sul passato per osservare un presente lucido e ricco di amore e passione per la cultura e il territorio, per creare poi un futuro nuovo libero dagli stereotipi creati dalla recente società dei consumi.
Info su www.alberidimaggio.com