Strage discoteca Lanterna Azzurra: la sentenza è attesa nel pomeriggio. “Cosa mi aspetto dalla sentenza? I figli non ce li ridà più nessuno”, ha detto Giuseppe Orlandi, padre di Mattia, una delle vittime…

Si è ritirata in camera di consiglio poco prima delle 12.45, dopo le repliche di pm e parti, il gup di Ancona Paola Moscaroli, per la sentenza nei confronti della cosiddetta ‘banda delle spray’, in uno dei due procedimenti per la strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo in cui, la notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018, morirono nella calca cinque adolescenti e una madre 39enne: Asia Nasoni, Benedetta Vitali, Daniele Pongetti, Emma Fabini, Mattia Orlandi – e la 39enne Eleonora Girolimini.
In aula stamattina erano presenti anche diversi familiari delle vittime. “Cosa mi aspetto dalla sentenza? I figli non ce li ridà più nessuno…”, ha detto con la voce rotta dall’emozione, Giuseppe Orlandi, padre di una delle vittime, Mattia, dopo la fine dell’udienza.

I pm Paolo Gubinelli e Valentina Bavai hanno chiesto pene tra i 16 e i 18 anni di carcere.
La sentenza è attesa nel pomeriggio: sono sei, gli imputati, poco più che ventenni, originari della Bassa Modenese, accusati di aver agito in gruppo per furti con strappo nel locale quella sera, utilizzando lo spray al peperoncino che generò il panico, il fuggi fuggi e poi la fatale calca in particolare fuori dell’uscita di sicurezza numero 3.
Per gli imputati, che sostengono l’assenza di un’associazione per delinquere e di non aver spruzzato spray urticante, la procura ha chiesto condanne tra i 16 e i 18 anni di carcere. Tra le accuse viene contestato anche l’omicidio preterintenzionale.

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