Quello degli stuzzicadenti nel citofono è il trucco più amato dai ladri per mettere a segno i loro colpi nelle case: ecco come funziona.
I topi d’appartamento, si sa, una ne fanno e cento ne pensano. C’è chi del crimine ha fatto una vera e propria professione e non si ferma davanti a nulla pur di segnare un più sul proprio conto e un meno su quello degli altri.
I ladri specializzati nei furti all’interno delle abitazioni non scelgono a caso le loro vittime. Prima di mettere a segno un colpo, come veri detective del crimine monitorano con attenzione le abitudini degli abitanti delle case che intendono svaligiare. I citofoni, ad esempio, spesso e volentieri vengono usati dai malfattori per la loro raccolta di informazioni sugli inquilini.
In particolare, quando capita di notare dei segni accanto ai campanelli potremmo trovarci in presenza di codici che rappresentano i momenti del giorno più propizi per intrufolarsi nelle case. Una “M” può indicare il mattino, una “N” la notte, un “AM” il pomeriggio, una “S” il sabato e così via. C’è poi il trucco degli stuzzicadenti nel citofono: ecco come se ne servono i ladri.
Stuzzicadenti nel citofono, può essere più allarmante di quanto sembra: come funziona il trucco preferito dai ladri
Che legame c’è tra un possibile furto e la presenza di stuzzicadenti nel citofono? All’apparenza nessuno, ma com’è noto queste ingannano. Il trucco usato dai furfanti è semplice ma molto efficace. Soprattutto in una metropoli come Roma, i ladri d’appartamento stanno ricorrendo a tale tecnica per mettere a segno i loro colpi, in genere negli edifici residenziali.
Il trucco in questione è ingegnoso. Una volta davanti al quadro, i malviventi provvedono ad inserire tra i pulsanti del citofono alcune punte di stuzzicadenti. Il risultato della loro azione di “intasamento” è facilmente prevedibile: una fastidiosa cacofonia che comincia ad echeggiare negli appartamenti. Se questo concerto indesiderato non suscita alcuna reazione da parte degli abitanti della casa, è semplice per i criminali trarre la conclusione che l’appartamento deve essere vuoto.
In tale maniera i ladri riescono ad individuare il momento giusto per agire indisturbati. Insomma, quella che potrebbe sembrare la bravata di qualche gruppetto di vandali, potrebbe nascondere invece una sorta di “monitoraggio” dello stato dell’appartamento da parte dei ladri. Un tempo questo metodo sembrava confinato a periferie e sobborghi, ma ultimamente ha cominciato a trovare applicazione anche in edifici più vicini al centro di Roma.