Il sottoscritto Francesco Viscione, consigliere comunale di Ascoli Piceno interroga il sindaco Marco Fioravanti.
“Premesso altresì che il CIIP, nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa,- continua Viscione- ha giustificato il ritardo della richiesta del pagamento delle fatture a causa del covid-19, che non c’entra assolutamente nulla, perché fino al 24 febbraio l’operatività di tutti gli uffici d’Italia era nota, ad eccezione evidentemente di quella degli uffici amministrativi e contabili del CIIP; che detta giustificazione, infondata per logica prima che nel merito, è stata amplificata anche da una recente intervista audiovideo del Sindaco di Ascoli Piceno; che in questo stesso periodo di tempo di inopportuna richiesta di pagamento per tutte le utenze e di ingiusta richiesta di pagamento per moltissime attività produttive e di servizi, dei 59 comuni del fermano e del piceno, lo stesso CIIP ha sottoscritto un contratto con la società AIMAG del gruppo HERA volto a sborsare, inutilmente, oltre 8.0000.000,00 di euro per rilevare quote societarie di tre società del gruppo UNIECO che entro il 2025 chiudono le loro attività per fine convenzione con Piceno Consind e con lo stesso CIIP; Tenuto conto che il CIIP ha perfino chiesto l’autorizzazione all’ATO Marche 5 di aumentare il costo dell’acqua per far fronte a questo inutile quanto assurdo investimento, addirittura a tutti gli utenti dei 29 comuni del fermano per pagare dei debiti che non li riguardano;
Franesco Viscione chiede , in via prioritaria, unitamente ai Sindaci di S. Benedetto del Tronto e di Fermo, al Presidente del CIIP l’immediata sospensione della fattura trimestrale emessa per le utenze quale acconto dei mesi dicembre 2019-febbraio 2020, con pagamento nei mesi di marzo e aprile, sia per le famiglie e sia, soprattutto, per le attività produttive e dei servizi, stante la loro sospensione operativa a causa del lockdown; ovvero, in via subordinata, di chiedere il rinvio del pagamento della fattura di acconto con conguaglio con la fattura del saldo del prossimo mese di luglio 2020, senza l’applicazione degli interessi moratori, in quanto i soggetti economici con partite iva, sono stati inattivi per tre mesi; se non intende approfondire le ragioni del ritardo delle emissioni delle fatture di pagamento di dicembre 2019, piuttosto che ripetere le illogiche giustificazioni del CIIP, che incolpa all’evento Covid-19 le disfunzioni, quando i ritardi sono avvenuti ben prima di detto evento, buttando incautamente fumo negli occhi dei cittadini trattati come incapaci di intendere e di volere.