La sfida di sabato prossimo al Del Duca metterà di fronte l’Ascoli reduce da tre risultati utili consecutivi e la Sampdoria, appena retrocessa e indicata come grande favorita per il ritorno immediato in Serie A. Le due squadre hanno in comune soprattutto lui, Fabio Quagliarella, una stagione in bianconero e ben sette in maglia blucerchiata
Una partita dai mille motivi e soprattutto dalle molteplici implicazioni di classifica. Sabato prossimo allo stadio Del Duca l’Ascoli, reduce da tre risultati utili consecutivi – due pareggi in trasferta contro Cremonese e Brescia e il successo interno contro la Ternana -, ospita la Sampdoria di Andrea Pirlo.
Indicata dalla stragrande maggioranza degli addetti ai lavori come la favorita d’obbligo per il ritorno immediato in Serie A, la neo retrocessa squadra ligure ha iniziato la stagione come peggio non si poteva. Una vittoria, cinque sconfitte e due pareggi in otto giornate sono un rendimento catastrofico.
L’Ascoli invece appare in evidente crescita sia in termini di risultati che di prestazioni. I ragazzi di Viali sono usciti indenni da due trasferte difficili come Cremona e Brescia, gare che hanno contribuito a una crescita del morale e dell’autostima all’interno del gruppo.
Ma la sfida tra Picchio e blucerchiati si preannuncia intrigante particolare anche per un’altra ragione: in entrambe le squadre ha giocato infatti uno degli attaccanti più forti e prolifici del calcio italiano da vent’anni a questa parte. Stiamo parlando del neo quarantenne Fabio Quagliarella.
Nato a Castellammare di Stabia, cresciuto nelle giovanili del Torino, Quagliarella ha trascorso ben otto stagioni della sua lunga carriera a Genova con la maglia blucerchiata addosso. La più lunga e significativa parentesi del bomber campano.
In otto anni alla Samp, Quagliarella ha sfondato il muro dei 100 gol diventando un vero e proprio idolo della tifoseria e finendo per innamorarsi a sua volta di tutto l’ambiente. Basti pensare all’impegno profuso per evitare che il club fallisse durante la primavera scorsa.
Ad Ascoli Quagliarella ha giocato un solo anno nella stagione 2005-2006 in cui collezionò 33 presenze da titolare e realizzato tre gol. Pochi per uno come lui, ma i tifosi bianconeri ne apprezzarono le doti di trascinatore e le capacità di produrre assist per i suoi compagni.
Sabato prossimo dunque le due tifoserie si ritroveranno unite nel ricordo di un grande giocatore che ha contribuito alle loro fortune. Un giocatore che ad entrambi gli allenatori farebbe davvero molto comodo.