Con Ascolicityrumors.it parla uno dei protagonisti del movimento politico e sportivo della città che tanto sta facendo per il presente ma anche per il futuro, visto l’evento europeo del 2025
“Un riconoscimento che inorgoglisce e che dà lustro ad una città come Ascoli, per molti piccola, ma grande per passione e storia“. Parole piene di entusiasmo e di grande passione quelle che l‘Assessore allo Sport di Ascoli Nico Stellone rilascia ad Ascolicityrumors.it. Un personaggio incredibile che per la città di Ascoli ha dato e fatto veramente tanto. Nel suo Dna, come del resto in tanti personaggi sportivi che hanno fatto la storia di Ascoli, scorre passione e cultura sportiva, anche per questo essere la Capitale dello Sport Europeo per il 2025 è un riconoscimento che si dà a tutta la città. E a parlarne non poteva essere che Nico Stellone, ora Assessore dello Sport di Ascoli, ma in passato giocatore dell’Ascoli calcio, allenatore da Carletto Mazzone.
E’ conosciuto in città, è stimato e considerato uno degli ascolani Doc. Un predestinato, fece il suo esordio in serie A con l’Ascoli e davanti ha avuto campioni come Falcao e Bruno Conti, tanto che lui stesso ricorda: “Fu il mio esordio in serie A, contro tutti quei campioni, perdemmo 4-1, fu una batosta, ma per me una giornata indimenticabile. Ero un difensore centrale, all’epoca facevo parte della nazionale giovanile, poi alla vigilia di un torneo internazionale a Montecarlo, ebbi la broncopolmonite e mi sostituì Righetti, era la mia riserva. A volte il destino è davvero strano“.
Parlare con Nico Stellone è incoraggiante, quasi ti contagia per il grande entusiasmo che ha nel parlare di Ascoli e di tutto quello che ha fatto nella sua storia e che cosa ha rappresentato nello sport, tanto che ad Ascolicityrumors.it spiega: “Abbiamo iniziato un percorso già nel 2024 in modo di arrivare nel 2025 capitale dello sport, con tanti eventi in programma. E’ una cosa che mi inorgoglisce a me come a tutti gli ascolani, anche perché se abbiamo ottenuto questo riconoscimento è perché c’è una storia di eccellenze sportive. Basti pensare che qui ci sono più di 10 olimpici, due tennisti che hanno partecipato alla coppa Davis, per non dimenticare Vagnozzi, l’allenatore di Sinner, ma anche più di 250 persone che hanno vestito la maglia azzurra“.
Per l’Assessore allo sport di Ascoli Nico Stellone è qualcosa di incredibile fa parte di questa celebrazione, anche perché è il segnale che mancava per dare ancora più lustro ad un posto che merita tanto, e aggiunge ancora: “C’è anche l’Ascoli con 16 campionati di serie A e 28 di B, poi c’è l‘Asa che nell’atletica vanta 78 titoli italiani. Insomma, è una città che parla di sport da sempre e dove abbiamo un Dna sportivo con più di 130 società sportive e 64 impianti sportivi, con 16 realizzati negli ultimi quattro anni. E’ una città che vive di sport e ha una cultura sportiva e, lasciatemelo dire, la differenza la fanno anche gli allenatori, i tecnici e tutte quelle persone che lavorano accanto ai ragazzi e ai bimbi che crescono con lo sport che si fa ad Ascoli. C’è storia che viene tramandata, come l’Ascoli calcio, appunto, ma anche la boxe nate entrambe nel 1898 e questa la dice lunga“. Ed è vero Nico Stellone è Ascoli e il suo entusiasmo è contagioso per davvero: “La verità e la realtà è che c’è storia e passione, cultura sportiva, mi stavo dimenticando Vittori, l’allenatore di Mennea. Quello che vorrei far capire è che non è facile trovare una realtà così piccola dove ci sono così tanti personaggi che fanno diventare Ascoli grande e centro dell’universo. Del nostro universo”.