Mattia Furlani ha conquistato il podio e ha tutte le carte in regola per un futuro brillante ma non tutti conoscono la sua storia.
Un giovanissimo con un grande sogno, a soli 19 anni è riuscito a salire sulla vetta e infatti ha vinto la medaglia di bronzo nel salto in lungo. È impossibile non considerarlo quindi uno degli atleti italiani di maggiore spicco di queste Olimpiadi parigine.
Protagonista non solo per il suo talento ma anche in quanto giovane promessa per il futuro. Secondo il campione Tentoglou, che ha vinto la medaglia d’oro e ha alle spalle una carriera ben decisa, si tratta di un’espressione eccellente dello sport e di un ragazzo con caratteristiche straordinarie per questo tipo di “impresa”.
Furlani è un ragazzo come tanti e sicuramente oltre alla bravura e alla tenacia dimostrata nello sport c’è molto altro, come una famiglia incredibile che è sempre al suo fianco. Padre artista e madre regina dell’atletica lo hanno accompagnato in questo lungo e tortuoso percorso.
Mattia infatti non è solo salito sul podio conquistando la medaglia, ma ha fatto una gara strepitosa e questo è ancor più importante se si valuta il lavoro complessivo. Intervistato dopo la gara ha spiegato tutto in modo commosso, era visibilmente e comprensibilmente emozionato. “Mi sono davvero stufato di piangere, poi sembro un piagnone… Però è stata l’emozione più grande che abbia mai provato in tutta la vita. Una delle migliori prove tecniche della mia carriera, davanti a una serie così non ho parole. Il lato emotivo? Datemi tempo, migliorerò...” ha confessato.
Nella sua famiglia però i talenti non mancano. Nato a Marino, vive ai Castelli Romani, suo padre è un artista molto talentuoso e la madre invece è velocista, di origini senegalesi e anche sua allenatrice. Il giovane è fidanzato con Giulia Colonna, sprinter e quindi altrettanto sportiva.
“Il momento in cui si deve gareggiare non si può badare più di tanto alla tecnica o alle cose da correggere. Bisogna trasmettere la voglia e l’entusiasmo di affrontare la gara. È un momento che io chiamo ‘happyness’, della felicità. La felicità di competere e di gioire, cercando di vincere ma sapendo di dover affrontare anche la sconfitta. È un momento unico, magico“ ha detto la sua mamma, orgogliosa certamente del lavoro fatto da suo figlio.
Non è solo il talento il suo segreto ma anche avere dei genitori che incoraggiano i suoi sogni e lo aiutano in un percorso che, come altri, può dare seguito a gioie e dolori. Al momento però questa medaglia non è solo l’orgoglio di tutta la famiglia ma dell’Italia intera.