Ascoli, Casapound attacca: troppa incuria dei monumenti

In occasione del centenario della Vittoria della Grande Guerra 1915-18, lo scorso 4 novembre, si sono svolte le celebrazioni ufficiali che hanno coinvolto forze armate ed autorità. Dopo le fotografie di rito, secondo CasaPound Italia, il centenario lascia dietro di sé incuria e poca attenzione da parte dell’amministrazione verso i simboli e i ricordi celebrativi presenti in città.

“Si fa un torto alla storia Italiana, ai 379 caduti ascolani nel conflitto e ai loro discendenti – spiega Giorgio Ferretti, responsabile provinciale di CasaPound Italia – avevamo già segnalato, inutilmente, la poca illuminazione e il degrado dei monumenti celebrativi già in occasione del centenario della battaglia del Solstizio. Dopo diversi mesi la situazione non è migliorata, anzi”.

“Le targhe con i nominativi dei caduti, esposte all’Arengo, presentano nomi ormai illeggibili, l’illuminazione rimane scarsa per la Minerva di Piazza Roma – continua Ferretti – così come la pulizia, l’illuminazione e il riguardo alla Vittoria sul colle dell’Annunziata, cui abbiamo dovuto sostituire noi più volte il faretto. Non è una bella vetrina per Ascoli nell’anno del centenario”.

“Nel parco della Rimembranza saranno tagliati alcuni dei 379 alberi che ricordano i caduti perché ostacolano la visuale della Fortezza. L’intervento è chiaramente necessario – spiega Ferretti – ma dovrebbe essere prevista anche una ricollocazione degli alberi, o almeno che altrettanti alberi siano ripiantati in un’altra zona del parco che ricorda proprio il sacrificio dei nostri concittadini”.

“Infine, alcuni cittadini ascolani hanno segnalato, scrivendo a giornali ed autorità – conclude Ferretti – la presenza di una monumentale stele del Monte Grappa proprio nella zona della Fortezza Pia. La pietra, per decenni considerata ‘sacra’, ora giace nel completo abbandono, ignorata da ogni istituzione, addirittura divelta e con le incisioni perse per sempre. Quasi tutti i giovani ne ignorano o ignoravano l’esistenza, compreso me stesso. Dare un ricordo dignitoso e luminoso in ogni senso ai Nostri Caduti è un dovere che dobbiamo assumerci come popolo e come istituzioni”.

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