Conservi ancora le monetine da 1 e 2 centesimi? Ecco che fine faranno e come cambiarle

Molti amano collezionarle, altri invece aspettano solo di sbarazzarsene. Ecco che fine faranno le monetine da 1 e 2 centesimi.

C’è chi le conserva e chi, invece, fa di tutto per sbarazzarsene: le monete da 1 e 2 centesimi sono un pezzo di storia dell’euro.

Ecco che fine faranno le monetine da 1 e 2 centesimi
Monetine da 1 e 2 centesimi? Ecco che fine faranno e come cambiarle – ascoli.cityrumors.it

Li trovi a terra, in bus o sull’asfalto. Talvolta tra i cuscini del divano, altre incastrati nei sedili della tua auto. I ramini, raffiguranti le iconiche Mole Antonelliana e Castel del Monte, sono ad oggi circa 7 miliardi di unità introdotte sin dalla loro emissione. Ma ben presto potrebbero sparire dalla circolazione. Vediamo il tutto nel dettaglio.

Monetine da 1 e 2 centesimi, il loro destino è ormai scritto: ecco come cambiarle

Dal 1 gennaio 2018 la produzione delle monete da 1 e 2 centesimi è stata bloccata. Ma a differenza del violetto – ovvero la banconota da 500 euro che è stata interrotta più per preoccupazioni legate ad attività illegali come il riciclaggio – la causa è data principalmente dalla loro scomodità. Inoltre, vi è un problema legato al costo della loro produzione: si stima che per realizzare una moneta da 1 centesimo si spendano ben 4,5 centesimi.

Monetine da 1 e 2 centesimi: destino già scritto?
Le monetine da 1 e 2 centesimi sono destinate ad estinguersi lentamente – ascoli.cityrumors.it

Infine, un’altra criticità riguarda l’utenza di distributori automatici, caselli autostradali o parchimetri che non accettano più le monete da 1 o 2 centesimi. Ma nonostante la sospensione, queste circolano ancora tra noi. Hanno, infatti, corso legale e possono liberamente essere utilizzate per i pagamenti. La loro scomparsa sarà graduale. Dunque, a poco a poco i ramini si estingueranno in modo naturale.

Nel caso avessi una grande mole di monetine da 1 o 2 centesimi in casa e vorresti disfartene, da oggi puoi. I ramini accumulati si possono “smaltire”, cambiandoli per ottenere tagli maggiori. Per farlo, è sufficiente raccoglierli in un contenitore e consegnarli alle filiali della Banca d’Italia, oppure a banche e uffici postali che offrono tale servizio. Attenzione però: il cambio non deve superare le 500 monete per avvenire direttamente allo sportello.

Se si dovesse superare il limite previsto, è necessario compilare un apposito modulo per avviare la procedura di verifica. Insomma, c’è chi le ama e chi le odia, dai grandi collezionisti a coloro che invece inorridiscono quando le ricevono, ad esempio come resto in cassa. Ma qualsiasi sia il tuo pensiero al riguardo, da oggi sai che finalmente hai un modo alternativo per riuscire a disfarti di queste monetine.

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