È passato praticamente un anno dal femminicidio di Ripaberarda e i cittadini sono pronti a ricordare Emanuela e sostenere i suoi figli, che hanno vissuto in prima persona l’incubo
Era il 19 dicembre dello scorso anno quando Emanuela Massicci veniva uccisa a Ripaberarda dal marito davanti ai propri figli. Un massacro di botte arrivato al culmine di continue violenze e di vessazioni. Ora a distanza di un anno non solo si attende il processo, che si aprirà a gennaio, ma si è pronti a ricordare una donna che, ancora una volta, ha perso la vita sotto le mani di un uomo. Una morte che ha sconvolto l’intera provincia di Ascoli non solo per l’omicidio.

I bambini, infatti, hanno raccontato le violenze a cui erano costretti ad assistere e possiamo dire che le loro parole hanno fatto molto rumore. Ora per loro arriva forse il momento più difficile: rivivere quel giorno a distanza di un anno. Ma non saranno soli visto che la città di Castignano omaggerà Emanuela.
Femminicidio Ripaberarda: Castignano omaggia Emanuela
Il femminicidio di Ripaberarda ha fatto molto rumore ed ora a distanza di un anno gli amici e i familiari di Emanuela dovranno rivivere l’incubo della perdita della doNna. Ma al loro fianco ci sarà la popolazione di Castignano con un gesto per ricordare la donna e dire basta ad eventi simili.
Nella città abruzzese, infatti, il 19 dicembre sarà inaugurata una panchina rossa. Non un semplice arredo urbano, ma un monito contro ogni forma di violenza. Il sindaco Polini ha ricordato come “la panchina parlerà a tutti. E’ il simbolo della nostra volontà di reagire e di costruire un territorio che protegge, include e non dimentica“.

Ma non è assolutamente finita qui visto che è in programma al ristorante Santa Lucia di Appignano una raccolta fondi destinata proprio ai due figli minori della donna. Un aiuto importante che vuole rappresentare la conferma di come l’intera regione è al fianco dei bambini in un momento non facile della propria vita.





