Coldiretti Marche e Donne Impresa vanno a scuola, tra le materie arriva anche l’educazione alimentare

Libri, quaderni e piramide alimentare. Negli zaini degli alunni marchigiani ci sarà spazio anche per l’educazione al cibo e a tutti i temi che ruotano attorno all’agroalimentare di qualità come la sostenibilità ambientale, la tutela delle biodiversità, il benessere animale grazie al progetto che Coldiretti Marche presenterà a tutti i dirigenti degli istituti scolastici lunedì 24 Maggio.

A partire dalle 15 e fino alle 17, appuntamento online sulla pagina Facebook di Coldiretti Marche per presidi e famiglie. Il progetto formativo, denominato “Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare”, sarà illustrato dagli interventi del direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Marco Ugo Filisetti, Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche, Francesca Gironi, responsabile Coldiretti Donne Impresa Marche e Floriana Fanizza, responsabile Nazionale Coldiretti Donne Impresa.

Nel corso della mattinata i saluti degli assessori regionali Mirco Carloni e Giorgia Latini e di Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche che sostiene il progetto. L’idea è nata dalla collaborazione tra Coldiretti Donne Impresa Marche e Biomedfood, delle biologhe nutrizioniste Elisabetta Strafella e Francesca Raffaelli, quest’ultima, già nota al grande pubblico per le sue partecipazioni come divulgatrice scientifica alla trasmissione tv “Mi manda Rai 3”. La stessa Raffaelli illustrerà il progetto che si pone l’obiettivo di far crescere consumatori attivi e consapevoli fin dalla scuola primaria: conoscere la stagionalità dei prodotti, la differenza tra un cibo locale e uno che arriva dall’estero, capire l’importanza dell’alimentazione dalla scelta del prodotto al momento del pasto. Un tema non più rinviabile, stando ai dati dell’Istituto superiore di sanità che indicano problemi di peso per un bambino su tre nella nostra regione e, addirittura, un 9% di obesità infantile. I motivi? Vita troppo sedentaria, per nulla agevolata dalla pandemia, ma anche cattive abitudini alimentari con il 25% che non consuma quotidianamente frutta o verdura e oltre l’8% che salta di netto la colazione mattutina. Tra le lezioni teoriche di educazione alimentare non mancheranno uscite in fattoria didattica, alla scoperta del ciclo vitale dei vari alimenti, o a parlare con gli agricoltori che fanno la vendita diretta nei mercati settimanali di Campagna Amica. Il tutto con un occhio all’ambiente e alla sostenibilità attraverso consigli su come evitare gli sprechi di cibo o di acqua, portare nella quotidianità tutte quelle piccole abitudini virtuose che messe insieme possono fare al differenza nella preservazione della natura.

 

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