Situazione idrica critica, l’allarme raggiunge il codice rosso, 3’ stadio

La Ciip conferma la criticità della situazione idrica. Scatta dunque il Livello di allarme – codice rosso – terzo stadio.

Sono diverse le azioni che la Ciip ha messo in campo per far fronte a questa preoccupante situazione. Verranno inviati sms informativi a tutti gli utenti e informati enti istituzionali e  organi di stampa per le prossime attività di razionamento d’acqua. Provvederà inoltre a chiudere le fontane monumentali senza ricircolo; nelle zone agricole, non facilmente controllabili, ci sarà la chiusura progressiva delle fontane pubbliche (fino al 100% della totalità delle fontane per ogni Comune); nei centri abitati, limitazione tramite l’apposizione di dischetti limitatori e/o chiusura delle fontane pubbliche (fino al 100% della totalità delle fontane per ogni Comune); costante monitoraggio del consumo delle fontane pubbliche e degli idranti antincendio in esercizio presenti nel territorio gestito dall’azienda; incremento della disponibilità di mezzi meccanici di soccorso per la gestione delle emergenze localizzate (autobotti e macchine per il confezionamento e conservazione di acqua potabile in buste igieniche);

Ci sarà inoltre il potenziamento delle attività di regolazione e monitoraggio dei livelli dei serbatoi; attivazione di tutti gli impianti di soccorso per la loro massima potenzialità e utilizzo di tutti gli apporti delle sorgenti minori; mantenimento del prelievo fino a 150 l/s per la captazione di Castel Trosino; l’utilizzo delle acque di Castel Trosino per il massimo della potenzialità potrà creare qualche disservizio localizzato in punti specifici della rete di distribuzione, dovuto all’inversione dei flussi; utilizzo di Fosso dei Galli al massimo della potenzialità dell’impianto (70-75 l/s), l’utilizzo di tali acque per il massimo della potenzialità potrà creare qualche disservizio localizzato in punti specifici della rete di distribuzione legato all’inversione dei flussi; mantenimento del prelievo fino ad 80 l/s per la captazione di S. Caterina.

Verrà richiesta autorizzazione alla messa in esercizio, con relative opere, del Sondaggio idrogeognostico denominato Pozzo 7 ai fini dell’alimentazione dell’abitato di S. Pellegrino di Norcia e di Forca Canapine di Arquata del Tronto nonché a rinforzo della captazione di Capodacqua quale surrogato del contributi della sorgente di Forca Canapine e allestimento e messa in esercizio del sondaggio idrogeognostico denominato pozzo 6 con relative opere (come da progetto presentato); richiesta autorizzazione alla realizzazione di 2 sondaggi idrogeognostici in località Piano della Gardosa di Foce di Montemonaco; richiesta autorizzazione al trasferimento di risorsa tra ambiti in zona Lido tre Archi del Comune di Fermo (tra Ato 4 e Ato 5) e condizione permanente di necessità,

Si provvederà all’ attivazione di convenzione con autotrasportatori di cisterne, di diverse capacità, idonee al trasporto di acqua potabile per la distribuzione in frazioni, zone isolate e di difficile raggiungimento; avvio della comunicazione istituzionale e campagne informative tese a sensibilizzare l’utenza a: contenere i consumi, utilizzando la risorsa idrica distribuita per gli usi strettamente igienici potabili; messa in esercizio ove disponibili e nuova istallazione di sistemi ad accumulo locale ed autoclave; repressioni di ogni abuso o errato utilizzo della risorsa idrico-potabile, richiedendo ordinanze sindacali e l’utilizzo della sorveglianza da parte della polizia locale;  informazione e sensibilizzazione dell’utenza commerciale e produttiva, a porre particolare attenzione alla manutenzione degli impianti ad autoclave (serbatoi e pompe), ove presenti e, nel caso in cui non si disponga degli stessi, raccomandazione di installazione impianti ex-novo ed attivazione;  limitazione, tramite l’apposizione di dischetti limitatori, e/o sospensione della fornitura idrica alle utenze non domestiche; razionamento, in zone territoriali specifiche NON servite dagli impianti di soccorso, della risorsa idrica distribuita dall’acquedotto pubblico tramite la chiusura di una prima serie di serbatoi in ore notturne e/o diurne e/o a giorni alterni, in relazione alla gravità della crisi idrica stessa e dei consumi di utenza; tale misura, da adottare come ultima ratio, verrà dettagliata entro il 15 luglio 2020.

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