Sono passati alcuni giorni dopo l’agguato di alcuni ragazzi nei confronti di altri giovani: “Non cerchiamo vendetta ma devono pagare per quello che hanno fatto”
Non sono giorni facili a Jesi. Dopo quanto accaduto ad alcuni ragazzi, che sono stati malmenati e trattati malissimo da una baby-gang che li ha aggrediti e picchiati per il solo gusto di farlo e rubando loro anche qualcosa. I ragazzi parlano e raccontabo quanto è accaduto quella maledetta sera al parco dove stavano tranquillamente a parlare con altre amiche. All’improvviso però l’inferno, con una decina di ragazzi che se la sono presa con loro senza alcun tipo di motivo. A Jesi e non solo queste situazioni stanno degenerando e i genitori di tanti giovani non ne possono più.
Ne hanno viste abbastanza per restare in silenzio ancora una volta e non pretendere che ci sia giustizia o qualcosa che si avvicini. Tutti e due i giovani sono ancora pieni di lividi sul volto, con uno dei due che ha lo zigomo fratturato, mentre l’altro ha riportato un trauma cranico. Due ragazzi di 21 anni che stavano solo al parco a passare una serata in armonia e tranquillità. “Siamo molto arrabbiati, ma non vogliamo vendetta, ma solo che i responsabili paghino per quello che ci hanno fatto”, le parole di uno dei ragazzi che ha cominciato a parlare.
“Siamo tutti stanchi per quello che succede ogni volta…”
Il racconto dei ragazzi, inframezzato con l’inserimento dei genitori che sono lì al lor fianco, fa arrabbiare e delude allo stesso tempo perché sono parole che si sentono da mesi di ragazzi o persone che vengono aggredite senza motivo, ma queste baby-gang non si trovano o comunque non si arriva a punirli abbastanza. Ma qualcosa sta cambiando, almeno in questa situazione anche perché la polizia ha più di qualche indizio. “Li abbiamo visti arrivare, erano in sette I soliti sette. Sapevamo già come sarebbe andata a finire perché qualche giorno prima un nostro amico era stato aggredito fuori dal McDonald’s. Ma non immaginavano tanta violenza“, le parole del ragazzo al Corriere Adriatico.
I ragazzi sono finiti al pronto soccorso e sono tutti e due con i cerotti. “Ci hanno chiesto una sigaretta. E glie l’abbiamo data. Ma non è bastato, perché hanno iniziato a frugarci nelle tasche: al mio amico hanno rubato le sigarette, a me per fortuna non sono riusciti a sfilare il portafoglio. Abbiamo provato a dileguarci, ma ci hanno accerchiato” e sono stati malmenati, picchiati e anche derisi. Ora la polizia è sulle loro tracce, tanto che quattro di questi ragazzi della baby-gang sono stati identificati.