Un paio di detenuti hanno dato in escandescenza e si sono messi a bruciare alcune lenzuola, scatenando il putiferio
Tensione del carcere di Marino del Tronto. Due detenuti sono riusciti a creare il panico all’interno della casa circondariale di Ascoli. Alla fine tutto è stato contenuto e risolto, ma la situazione è “esplosiva“, secondo il Sindacato autonomo di polizia penitenziaria, Sappe. Andare avanti in questo modo non si può più secondo i dirigenti del sindacato che invocano l’intervento del Governo e lo denunciano da diverso tempo. Nella giornata a farne le spese sono stati quattro agenti di polizia penitenziaria che sono finiti al pronto soccorso, cercando di contenere la situazione, ma ad un prezzo elevato.
Tutto è successo a causa di due detenuti di origine magrebina che, all’improvviso hanno dato fuoco a delle lenzuola e a degli abiti che hanno generato fiamme e hanno creato danni alla struttura, creando tantissima tensione all’interno del carcere stesso. Dopo questo episodio la tensione è salita alle stelle, con gesti continui da parte di questi due detenuti di 22 e 23 anni. Ad annunciarlo e a spiegare la vicenda sono i due dirigenti Francesco Campobasso e Donatello Di Marzio, del Sappe . “Sono 52 le aggressioni subite nel trimestre settembre-dicembre 2023″, nel solo distretto emiliano-romagnolo e marchigiano.
Il Governo deve intervenire alla svelta
La ricostruzione di quello che è avvenuto. In pochi giorni, i due detenuti hanno cercato in tutti i modi di creare tensione e di aggredire gli agenti di polizia penitenziaria. Prima hanno prima dato fuoco alle lenzuola e ai vestiti, poi non contenti e quasi in preda al delirio hanno prima rotto il lavandino della loro cella e anche gli arredi. Gli agenti sono intervenuti prontamente per cercare di riportare la situazione alla calma. Alla fine si è deciso di separarli e di chiuderli in celle d’isolamento, ma la loro protesta è continuata senza sosta, fino al ferimento dei quattro agenti che sono dovuti andare al pronto soccorso e medicati dai dottori dell’ospedale Mazzoni.
Una situazione insostenibile che va avanti da troppo tempo, secondo i dirigenti del Sappe. Da sottolineare che in totale gli agenti di polizia in servizio nelle Marche sono 587 e due carceri marchigiane, Montacuto ad Ancona e Villa Fastiggi a Pesaro, sono sovraffollate. Basti pensare che a Montacuto i detenuti sono 324 su una presenza regolamentare che dovrebbe essere di 256, mentre a Pesaro i detenuti sono 252 su una capienza di 153.