La cronaca recente di Ascoli Piceno sembra smentire il “premio” ricevuto lo scorso dicembre. Ecco cosa sta accadendo.
Solo pochi giorni fa, prima di Natale, usciva la classifica annuale del Sole24Ore sulla migliore qualità di vita nelle città capoluogo di provincia in Italia. Ascoli è entrata nella top ten e si è addirittura piazzata al primo posto come città, e provincia, più sicura d’Italia, nella categoria di Giustizia e sicurezza.
Per Ascoli e provincia questo risultato è sicuramente motivo di orgoglio. Gli eventi accaduti nelle ultime settimane, tuttavia, sembrerebbero quasi smentire questo primato. Diversi episodi di cronaca hanno lasciato sgomenti gli ascolani e sollevato molti dubbi sulla sicurezza locale.
Ovviamente è ancora presto per un’analisi statistica, Ascoli e provincia restano ancora molto più sicure di tante altre zone d’Italia. Una riflessione, tuttavia, è doverosa, soprattutto in un’ottica di prevenzione.
A metà dicembre, La città e la provincia di Ascoli Piceno erano state elette le più sicure in Italia dalla classifica sulla qualità della vita del Sole24Ore, che le aveva inserite al primo posto nella categoria Giustizia e sicurezza e al decimo posto nella classifica generale. Ascoli aveva appena fatto in tempo a vedersi riconosciuto questo lodevole primato che poche ore dopo veniva scossa da un brutale femminicidio, avvenuto in provincia, sulle colline della tranquilla Castignano. Nella frazione di Ripaberarda veniva uccisa, a forza di percosse dal marito, Emanuela Massicci, 45 anni, madre di due bambini. Un delitto prevedibile e prevenibile, quasi annunciato, come hanno raccontato alcuni vicini, che avevano già visto i segni delle violenze sulla donna. Il marito della vittima, tra l’altro, aveva già dei precedenti per violenza.
Un caso così sconvolgente ha fatto sorgere più di un dubbio sul riconoscimento ad Ascoli di città e provincia più sicura d’Italia. Soprattutto perché il femminicidio di Emanuela Massicci poteva essere evitato con gli interventi opportuni. Se il marito era in cura per disturbi psichiatrici e problemi di aggressività, perché nessuno ha pensato a proteggere la sua famiglia? Nonostante la moglie non lo avesse denunciato?
L’altro episodio di cronaca che ha colpito la comunità ascolana è stata la sparatoria in centro ad Ascoli Piceno, a due passi da Piazza del Popolo. L’episodio, fortunatamente, non ha avuto conseguenze perché i colpi erano stati sparati a salve ma sicuramente solleva qualche preoccupazione.
A novembre, invece, c’era stato un inseguimento della polizia sulla via Salaria, tra Castel di Lama e Appignano. Gli agenti avevano inseguito un uomo di 60 anni, già noto alle forze dell’ordine, e uno di loro gli aveva sparato un colpo di pistola, ferendolo a una gamba.
Tra gli episodi che hanno più colpito gli ascolani, poi, c’è l’omicidio di Comunanza, avvenuto il 23 dicembre scorso quando un uomo di 42 anni, Claudio Funari ha aggredito due anziani coniugi, uccidendo il marito e ferendo gravemente la moglie. Il motivo dell’aggressione? Secondo l’uomo i due coniugi avrebbero ostacolato la relazione dell’uomo con una delle loro figlie.