Ascoli Piceno è la prima città ad adottare il Piano Città degli immobili pubblici, firmato l’accordo con il Demanio. Ecco le novità.
Il sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, ha firmato lo scorso sedici novembre l’Accordo Quadro sul Piano Città proposto dall’Agenzia del Demanio con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico, coerentemente con la pianificazione comunale, con i fabbisogni della pubblica amministrazione e le esigenze della cittadinanza. Il tutto in un’ottica di sviluppo, crescita sociale, economica e culturale della città.
Alla cerimonia di sottoscrizione del Protocollo di intesa per la presentazione del nuovo “Piano città” di Ascoli Piceno erano presenti anche il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, il commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli, il direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, i rettori dell’Università di Camerino e dell’Università Politecnica delle Marche, Graziano Leoni e Gian Luca Gregori e i sottosegretari di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano e al Ministero dell’Interno, Emanuele Prisco.
Quali sono gli immobili e le zone individuate
Il Piano Città di Ascoli promuove un approccio sistemico, multidisciplinare e multi-attoriale per favorire, nell’ambito di una strategia urbana integrata, l’individuazione di soluzioni di rigenerazione e riuso degli immobili pubblici.
L’obiettivo è di massimizzare l’efficienza dei servizi, il benessere delle comunità, valorizzare il patrimonio culturale, rimuovere fattori di degrado e ottimizzare l’uso del suolo.
In particolare, l’accordo prevede l’avvio di un progetto di sviluppo dei territori dell’Appennino centrale colpiti dal sisma del 2016 promuovendo operazioni di rigenerazione urbana, che combinino le esigenze delle pubbliche amministrazioni con quelle delle città: attrazione dei giovani, turismo e attività imprenditoriali.
Al proposito sono stati individuati una serie di immobili come l’area dell’Ex Carbon, Palazzo Colucci, Parco Colucci e l’ex Caserma Umberto di proprietà dello Stato. E poi anche l’area Castagneti, il fabbricato ex Dispensario e l’area Mercato Ortofrutticolo di proprietà del Comune.
Sono state anche individuate vie e piazze di proprietà comunale e in parte di proprietà statale (piazza Roma, l’asse viario di via XX Settembre, piazza Arringo, piazza della Viola con le vie di connessione, via Pretoriana, largo davanti al Teatro Filarmonici, area retrostante lo Spontini e Piazza Giacomini) per un piano urbano della mobilità sostenibile.
Insieme alla sottoscrizione dell’intesa sul Piano Città, è stato siglato anche un accordo di collaborazione istituzionale tra l’Agenzia del Demanio e il Comune di Ascoli Piceno per soddisfare le esigenze delle Pubbliche Amministrazioni e garantire una riorganizzazione delle sedi, in linea con il nuovo indirizzo di sviluppo urbanistico.
Inoltre sono stati definiti i termini di realizzazione della nuova sede del Comando dei vigili del fuoco. E si è fatto il punto della situazione anche per la nuova sede del Distaccamento di San Benedetto del Tronto.
Presenti il Direttore regionale Cristina D’Angelo e il Comandante Daniele Centi. Al termine della conferenza si è svolto un sopralluogo operativo nell’area individuata per la realizzazione della nuova struttura.