Ascoli Piceno fotografata da Legambiente: bene la differenziata. Criticità per l’acqua, si perde il 25%

Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore ha analizzato le performance ambientali delle città Italiane, la situazione ad Ascoli Piceno

Acqua, aria, gestione dei rifiuti: sono alcuni dei temi presenti nel report “Ecosistema Urbano 2023” analizzati da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore a proposito dello stato di salute in chiave ambientale delle principali città Italiane. Ascoli Piceno occupa la posizione numero 61 della classifica globale che prende in esame 105 Comuni capoluogo.

Ascoli Piceno report legambiente
Ascoli Piceno, il report di Legambiente – ascoli.cityrumors.it

Vediamo nel dettaglio in che condizioni si trova il territorio di Ascoli Piceno soprattutto per quel che riguarda la sostenibilità ambientale e la qualità dell’aria e dell’acqua.

Il Report di Legambiente sulla vivibilità di Ascoli Piceno

Se sbirciamo la classifica generale del report “Ecosistema Urbano 2023” vediamo che la città di Ascoli Piceno occupa la 61esima posizione con un punteggio di 55,44%. Il dato è stato calcolato in base ai risultati qualitativi ottenuti nei in diversi indicatori, 18 in tutto, che sono presi in esame da Ecosistema Urbano e che riguardano sei aree tematiche. Cioè aria, acqua, gestione dei rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia.

Ascoli Piceno legambiente
Legambiente: la situazione della dispersione idrica ad Ascoli Piceno è preoccupante – ascoli.cityrumors.it

Per quanto riguarda la qualità dell’aria che si respira in città la valutazione è “sufficiente”. Nota critica invece per l’acqua, la situazione della dispersione idrica è preoccupante. E il dato non è certo confortante se si pensa anche alle conseguenze del cambiamento climatico che porta un aumento del caldo e mancanza di piogge.

Di recente la CIIP ha annunciato l’attivazione di tre impianti di soccorso per evitare la chiusura dell’acqua dato che le falde non garantiscono approvvigionamento idrico adeguato.

E abbiamo anche visto in che condizioni appariva il lago di Pilato, completamente secco. Se da un lato si tende a considerare fisiologica una dispersione idrica inferiore al 10-15% dell’acqua immessa in rete, in città le cose vanno male. Ad Ascoli la dispersione idrica supera il 25%, dato che è tra i peggiori delle città capoluogo prese in esame.

Ottima invece la gestione dei rifiuti, la percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani ad Ascoli è superiore al 65% ed è quindi tra i centri più virtuosi d’Italia. Da notare che l’obiettivo del 65% fissato per legge nel 2012 è stato raggiunto da 57 città e tra queste figura, appunto, anche Ascoli.

In conclusione da Legambiente si evidenzia che: “La sfida per città più sostenibili e vivibili è un traguardo ancora lontano, nonostante sui territori ci siano realtà e buone pratiche che vanno nella giusta direzione”. Il problema, in sostanza è una mancanza di visione d’insieme e di strategie volte a rendere effettivi i cambiamenti necessari che non sono più rimandabili.

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