Il problema della mancata natalità interessa tutta l’Italia ma i dati che riguardano Ascoli Piceno sono allarmanti per il futuro della Regione Marche.
Che gli italiani non facciano più figli è ormai cosa nota, ma vedere i numeri attuali e paragonarli con quelli di dieci anni fa mette in allarme. A fotografare la situazione è stata la Cgia di Mestre che ha reso noti i dati di uno studio sulla presenza di giovani tra i 15 e i 34 anni distribuiti nelle varie città e nelle province di tutta Italia.
Ad Ascoli Piceno c’è stato un calo considerevole registrato negli ultimi 10 anni e il quadro d’insieme è davvero desolante. Soprattutto perché mette a rischio l’intero sistema Paese che a questi ritmi non può garantire nemmeno il fabbisogno occupazionale lavoro né la tenuta del sistema pensionistico.
I dati sul calo demografico nella provincia di Ascoli Piceno, -5.374 giovani negli ultimi 10 anni
Il totale dei giovani presenti nella provincia di Ascoli Piceno, considerando il ventaglio di coloro che hanno tra i 15 e i 34 anni, negli ultimi dieci anni, ossia dal 2013 al 2013 ha subito un calo di 5.374 unità. Nel 2013 erano 44.785, scesi a 41.385 nel 2019 per arrivare al livello record di 39.411 nel 2023, con un -12% di variazione in negativo che mette a rischio il futuro del sistema basato sull’avvicendamento occupazionale di chi sta per andare in pensione.
A livello regionale la situazione delle Marche è la seguente: nel 2013 i giovani compresi tra 15 e 34 anni erano 320.844, numero che è sceso nel 2019 a 296.946 per arrivare nel 2013 a 290.007 unità. Si è avuta quindi una diminuzione complessiva di -30.837 soggetti nella platea degli under 34, pari a una variazione del -9,6%.
Per quanto riguarda i numeri in tutta Italia erano 12.990.947 i giovani tra 15 e i 34 anni nel 2013, che sono scesi a 12.332.082 nel 2019 per arrivare a 12.024.009 nel 2023 con un calo di -966.938 pari ad una variazione di -7,4%. Insomma in Italia ci sono un milione di giovani in meno rispetto a dieci anni fa.
I dati sono stati resi noti dall’Ufficio Studi Cgia – Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre, che pone l’accento su questo dato allarmante che mette a rischio il futuro economico del Paese.
La popolazione sta invecchiando e non c’è chi possa rimpiazzare chi tra pochi anni lascerà il lavoro per sopraggiunta età pensionabile. Ad esempio nei prossimi cinque anni, cioè entro la fine del 2027, il mercato del lavoro italiano avrà bisogno di circa tre milioni di persone che dovranno sostituire i lavoratori che andranno in pensione. E di fatto questi numeri non sono coperti.
