Ascoli Piceno, il negozio fa infuriare i residenti: chiamati i Carabinieri e persino il Sindaco

I cittadini insorgono contro l’ennesimo smacco alla tradizione, dopo l’intervento delle autorità pare sia tornato il sereno 

Per difendere uno dei simboli di Ascoli Piceno mancava solo che scendessero in piazza gli scarponi dell’esercito. Effettivamente, le forze dispiegate negli ultimi giorni fanno capire quanto i cittadini tengano alla propria tradizione e soprattutto che sarebbero pronti ad andare in guerra pur di preservarla.

Ascoli
Ascoli, residenti infuriati – ascoli.cityrumors.it

Il casus belli, espressione azzeccatissima per il putiferio che si è scatenato, una scritta apparsa in uno dei locali del centro storico. Prima qualche abitante sconcertato poi la vera e propria indignazione delle istituzioni: la protagonista non poteva che essere l’iconica oliva fritta.

Cittadini insorgono contro nuovo locale cinese ad Ascoli, il motivo

Olive Wang, le vere olive all’ascolana” si leggeva qualche giorno fa sull’insegna di uno dei locali presenti nel centro storico di Ascoli Piceno. Un ristorante cinese in piena regola con un piatto della tradizione marchigiana come portata principale del menu – tutto curato nei minimi dettagli, comprese le classiche lanterne rosse all’ingresso.

Ristorante cinese che fa le olive all'ascolana ma è solo il set di un film
L’insegna del finto ristorante cinese specializzato in olive ascolane, è solamente il set di un film – ascoli.cityrumors.it (fonte foto ANSA)

Il telefono del centralino in Comune ha cominciato a squillare ininterrottamente, con il primo cittadino fatto chiamare immediatamente per risolvere la questione e riscattare l’onore calpestato. Nonostante il tempestivo intervento del sindaco e dei carabinieri, si è presto scoperto l’arcano: la scritta era stata messa lì per il set di un film intitolato Superbi, scritto e diretto da Nikola Brunelli – la sceneggiatura è stata curata da Emanuele Mochi e Giuseppe Brigante – e prodotto dall’associazione culturale Nie Wiem.

La pellicola infatti ha come protagonista Fulvio Superbi, maestro della famosa oliva fritta, e un ragazzo immigrato di seconda generazione, anch’egli appassionato della ricetta. Contro quest’ultimo si formerà un fronte comune di cavalieri della tradizione, esattamente quello che stava succedendo nella realtà. Ma spesso l’arte è solamente uno specchio, un’imitazione di ciò che succede nella vita di tutti i giorni.

Valerio Cuccaroni di Nie Wiem ai microfoni di ANSA ha detto: “È solamente una coincidenza, non era voluto. Neanche il più grande esperto di marketing sarebbe riuscito a ingegnare una cosa simile”. Il corto si prospetta di sicuro interesse, una classica commedia all’italiana o come da sua stessa definizione “una storia glocal”. L’associazione tra l’altro ha vinto un bando proprio dalla Fondazione Marche Cultura che andrà a finanziare il progetto.

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