Ascoli Piceno, violenza sessuale su 14enne, per l’accusa la mamma sapeva che l’orco (suo ex) abusava della figlia

Un 61enne di Ascoli Piceno è in carcere con l’accusa di violenza sessuale su minore. Per la Procura la madre era consapevole degli abusi.

L’uomo, detenuto in carcere dallo scorso 10 dicembre 2022, aveva anche chiesto nei giorni scorsi di poter essere scarcerato e di andare agli arresti domiciliari, ma la richiesta è stata respinta dal Tribunale della Libertà. Intanto l’inchiesta effettuata dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno è terminata e sia l’uomo che la mamma della ragazza, minorenne all’epoca dei fatti, sono accusati di concorso di violenza sessuale aggravata su minore.

Violenza sessuale minorenne Ascoli Piceno
Violenza sessuale su minorenne ad Ascoli Piceno, secondo l’accusa la mamma era al corrente degli abusi – ascoli.cityrumors.it

All’uomo è contestata anche l’accusa di stalking, avrebbe ricattato la minore minacciandola di rendere pubbliche delle foto intime che riguardavano la madre, con la quale aveva avuto una relazione. In particolar modo, dicendo di voler mostrare le foto compromettenti al padre, il 61enne l’avrebbe costretta a subire rapporti sessuali.

L’uomo resta in carcere, accusata anche la madre della ragazzina minorenne all’epoca dei fatti contestati

La vicenda risale ad un periodo compreso tra il 2014 e il 2016, la ragazzina all’epoca aveva fra 13 e 16 anni, ed era dunque minorenne. Avrebbe subito in silenzio perché terrorizzata dal fatto che l’uomo potesse mostrare al padre le foto di sua madre in atteggiamento intimo con l’uomo, con il quale precedentemente aveva avuto una relazione.

Violenza sessuale Ascoli Piceno - ascoli.cityrumors.it
La ragazzina vittima di violenza sessuale ad Ascoli Piceno sarebbe stata ricattata – ascoli.cityrumors.it

L’accusato, ai quali la ragazzina era spesso affidata, è difeso dagli avvocati Nazario Agostini e Alessandra Ancona. Sia lui che la mamma della vittima sono accusati di concorso di violenza sessuale aggravata su minore.

Questo perché il procuratore Umberto Monti e il sostituto Saramaria Cuccodrillo, che hanno portato a termine le indagini, sono convinti del fatto che la madre fosse a conoscenza degli interessi morbosi dell’uomo nei confronti della figlia.

Avrebbe dunque saputo che la ragazzina era preda delle voglie sessuali dell’amico di famiglia, e che aveva subito dei rapporti sessuali non voluti. Ma non avrebbe fatto niente per interrompere gli abusi, né denunciando i fatti alle autorità competenti, né tutelando la figlia ad esempio interrompendo gli incontri e impedendo all’uomo di frequentarla.

L’uomo era solito accompagnare la ragazzina a scuola e ad eventi di moda come sfilate, e si poneva nei suoi riguardi come una sorta di manager. La mamma della ragazzina, 45 enne, è difesa dall’avvocato Mauro Gionni, come riporta Il Resto del Carlino.

A inizio dello scorso agosto ai due accusati è stata comunicata la notifica di fine indagini. A questo punto, a meno che non emergano ulteriori elementi, si attende ora l’apertura del processo su richiesta della magistratura che potrà così chiarire le responsabilità di ciascuno degli accusati e come sono andati i fatti.

Impostazioni privacy