Nel giorno dei funerali di Carlo Mazzone ad Ascoli Piceno noi vogliamo omaggiarlo attraverso i messaggi social di chi lo ha ricordato.
Oggi 21 agosto 2023 è giornata di lutto cittadino ad Ascoli Piceno in occasione dei funerali di Carlo Mazzone. Vogliamo fare un tributo al grande allenatore morto il 19 agosto con una serie di messaggi con cui, sui social, chi lo ha conosciuto lo ha voluto salutare per un’ultima volta.
Schietto, diretto, appassionato, sincero, semplice, umano. Carletto Mazzone, er Magara, era nel cuore di tutti. Per questo tutti lo piangono, ad Ascoli Piceno come nel resto d’Italia, come se avessero perso un padre o un nonno. “Quando mi chiedono cosa ho vinto io rispondo di aver vinto il cuore della gente”, ecco, è proprio vero.
I ricordi social e gli aneddoti esilaranti di un uomo genuino dal cuore grande, Ciao Carletto!
“Ciao Carletto, ciao grande uomo”, è il ricordo dell’Ascoli sui social. Un omaggio è arrivato anche dal sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti: “Con Carlo Mazzone se ne va un uomo che ha fatto grande la città di Ascoli. Per sempre sarà un grande cittadino di Ascoli. Se ne va una bandiera dell’Ascoli calcio, una società che insieme all’indimenticabile ‘presidentissimo’ Costantino Rozzi ha portato per la prima volta in serie A nel 1974 facendone la regina del calcio marchigiano”.
“Per tre volte è stato sulla nostra panchina. Con lui abbiamo vissuto il gusto genuino del calcio: è stato un grande professionista, ma sapeva parlare a tutti come uno di famiglia. Carlo Mazzone ha onorato i nostri colori. Ci mancherai, Mister”, si legge sull’account X (ex Twitter) di Bologna Fc 1909. La Roma lo ha salutato così: “Ciao Mister. Ti vorremo sempre un bene immenso. Forza Roma!”
Dal Napoli Calcio arriva il profondo cordoglio per la scomparsa del caro Carlo, “un vero galantuomo del calcio”. Il post della Cremonese recita: “Ti sia lieve la terra, mister Mazzone”. Bruno Conti: “Buon viaggio Carletto, sempre nei nostri cuori”.
Rossella Sensi, su Instagram: “Un dolore enorme. Uno spazio incolmabile. Se ne va oggi un grande allenatore, un grandissimo uomo, un enorme romanista. Hai allenato la nostra Roma, la prima di papà. Ma hai fatto la storia di tutto il calcio italiano mostrando valori che oggi si trovano a fatica nel mondo dello sport, facendoti volere bene da tutti. Un gigante buono, un maestro. Ti ricorderò sempre con grande affetto mister. Mancherai a tutti”.
Beppe Signori: “Ti ho incontrato nel momento più difficile della mia carriera, ma la ritengo una fortuna incredibile, per me sei stato come un padre, grazie di tutto riposa in pace. Ti ricorderò sempre con grande affetto”. Francesco Totti laconico: “Grazie per tutto quello che hai fatto per me”.
Roberto Baggio lo ha ricordato con un messaggio via Ansa: “È stato fantastico averti come mister. È stato meraviglioso saperti leale e sincero. È stato troppo poco il tempo passato insieme. Sono certo che l’amore delle tante persone che ti hanno voluto bene ti accompagnerà per sempre. Perla rara in un mondo che avrebbe bisogno del tuo esempio sempre coerente e sinceramente autentico. È stato bellissimo incontrarti carissimo mister, auguro al tuo viaggio eterno il meritato riposo nella luce più bella”.
Si racconta che un giornalista chiese a Carlo Mazzone se gli piacesse essere il Trapattoni dei poveri. La risposta fu: “Casomai è Trapattoni che è il Mazzone dei ricchi“. Altro aneddoto per celebrare l’addio al grande allenatore pieno di amore per lo sport a cui ha dedicato la vita, è di Gigi Di Biagio, che ricorda le parole del suo commiato alla Roma: “Nun amo vinto gnente, però ammazza le risate che se semo fatti”.
Gianluigi Buffon: “Carlo Mazzone rappresenta una icona calcistica che ha catturato il mio cuore. La passione travolgente che riversava nelle squadre è stata davvero unica e irripetibile. A riprova del suo magnifico temperamento ho un aneddoto fantastico a margine di un Parma-Brescia finita 3-0.
Sul punteggio di 1 a 0 ed a 15 min dalla fine ho fatto una tripla parata che ha salvato il risultato. A fine gara mi ha incrociato e in mezzo a una trentina di persone e mi ha detto ”A Buffon… ma che t’ho fatto?? Oggi me sembravi Lazzaro… che te rialzavi sempre!”. La notizia della sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, ma il suo impatto resterà per sempre vivo”.
La corsa di Carletto Mazzone sotto la curva dell’Atalanta
La corsa più bella della Serie A. Addio Carlo #Mazzone pic.twitter.com/CNbv1QwBNJ
— Marco Fattorini (@MarcoFattorini) August 19, 2023
La corsa sotto la curva del 30/09/2001 allo stadio Rigamonti dove il suo Brescia stava disputando il derby con l’Atalanta è rimasta nella storia del calcio. Mazzone incassa gli insulti gratuiti degli avversari quando la sua squadra è sotto di due punti. E lui promette che al pareggio del 3 a 3 sarebbe andato sotto curva. E il pareggio arriva allo scadere. “A ‘nfami! Li mortacci vostra!” urla. Il suo gesto di rivalsa è diventato un vero e proprio simbolo di un calcio genuino che forse oggi non c’è più.
E Andrea Pirlo, che ha sempre detto di dovere molto a Carlo Mazzone, ricorda sul social il suo allenatore con la foto di quella corsa: “Mi piace ricordati così. Ti devo tanto. Sono orgoglioso di averti incontrato e che tu mi abbia fatto crescere come uomo e come calciatore. Ancora una volta grazie di tutto Carletto”.