L’intelligenza artificiale è al centro di molte polemiche ma per fare diagnosi nei casi in cui i medici non ce la fanno pare essere davvero imbattibile.
Una mamma molto preoccupata delle condizioni di salute del figlio si è rivolta a ChatGpt per trovare risposte ai suoi dubbi e alle sue domande. Il suo bambino stava soffrendo indicibilmente e aveva smesso di crescere ma nessun medico a cui si era rivolta era riuscito a formulare una diagnosi corretta. Allora la donna ha giocato una ultima carta e si è rivolta sul web all’intelligenza artificiale. Trovando risposte alle sue domande.
La mamma in questione, la signora Courtney, ha raccontato ai media l’incredibile vicenda capitata alla sua famiglia in diverse interviste che hanno ricostruito l’accaduto.
Come ha fatto Courtney a scoprire la malattia del figlio con ChatGPT
I problemi sono emersi nel periodo della pandemia di Covid 19, il bimbo, che aveva quattro anni, stava giocando con il fratellino con una casa gonfiabile acquistata dalla mamma proprio per intrattenere i figli piccoli. La tata si accorse subito che il bambino provava dolore nel giocare e muoversi, ma a livello di salute pareva tutto a posto. Il bimbo però soffriva di atroci dolori e solo con forti dosi di antidolorifico sembrava stare meglio.
Dal momento che le cose non miglioravano, anzi con il passare del tempo i dolori si facevano fortissimi anche ai denti, quando masticava il cibo, la donna ha ovviamente portato il bambino da diversi specialisti ma tutti i medici che hanno visitato il piccolo Alex non hanno mai capito quale fosse la malattia di cui era afflitto, individuando e indagandone i sintomi.
Alla fine, esausta di vedere il suo piccolo soffrire tanto e come ultima chance nel tentativo di capirci qualcosa, la donna ha interrogato l’Intelligenza artificiale. E Courtney ha finalmente ottenuto alcune risposte alle sue domande, non da medici specialisti ma da una fonte improbabile cercata sul web, ChatGPT.
La mamma frustrata dal non poter fare niente per aiutare il suo bambino che con il passare del tempo diventata sempre più irrequieto, sfinito dal dolore, si è rivolta all’AI. Quindi ha creato un account e ha condiviso con la piattaforma di intelligenza artificiale tutto ciò che sapeva sui sintomi di suo figlio e tutte le informazioni che poteva raccogliere dalle sue risonanze magnetiche. E così ha capito quale era la causa dei problemi di salute del figlio.
Dopo tre anni di calvario, di continue visite a ben 17 medici diversi, di ricoveri in pronto soccorso, ChatGPT ha dato la diagnosi per il piccolo Alex. Analizzando tutti i dati sui sintomi e i risultati delle analisi del bambino, immessi dalla mamma sulla piattaforma di AI, ChatGPT ha suggerito che il bambino poteva essere affetto dalla sindrome del midollo ancorato.
Così la mamma ha deciso di andare fino in fondo alla faccenda, ha contattato un nuovo medico neurochirurgo specialista che ha confermato la diagnosi e ha permesso ad Alex di iniziare un percorso di cura mirato.
