Il suo papà guida le ambulanze, è un autista soccorritore, alle prese con le emergenze della pandemia a Covid-19 e non può restare a casa come quelli dei suoi amichetti.
Samuele, 7 anni, ha preso un foglio, i colori, ha disegnato il padre alla guida del mezzo di soccorso e scritto in stampatello: “Anche se c’è il coronavirus il mio papà va a lavorare”.
Succede nel Bresciano a Orzinuovi, comune di poco più di 12 mila abitanti, tra i più colpiti della Lombardia da Covid-19.
Il disegno è diventato la mascotte degli autisti, rappresentati dall’associazione Coes, conducenti dell’emergenza sanitaria.
“Quando l’ho visto – racconta il padre, Emil Fisogni, 43 anni – ho pensato che lo aveva fatto perché mi voleva a casa per giocare. Poi, quando ci ho parlato, ho capito che lo aveva fatto perché è preoccupato per me.
Tutti i giorni, che esco di casa per andare al lavoro, mi ripete ‘ma perché devi lavorare? È pericoloso’.
Inizia a metabolizzare anche lui quello che rischiamo”.
Si fa presto, a dire che i bambini non devono sapere quanto sta succedendo: è impossibile nasconderglielo, anche perchè la drammatica situazione, purtroppo, non è cosa di pochi giorni.