Due persone sono purtroppo cadute in una vero e proprio raggiro da parte di due ladre che si sono approfittate della buona fede delle vittime
Occhio, prezzemolo e malocchio. Era il titolo di un film, ma è successo per davvero. Casi come questo ce ne sono tantissimi, ma altrettanto parecchie sono le truffe che poi vengono smascherate. A farne le spese due donne di Pesaro che si sono fidate di due signore venere che millantavano di curare i problemi e risolvere qualsiasi bega legata a stregonerie e malocchio. E ci sono persone che le due donne benestanti di Pesaro che, purtroppo, ci sono cascate con tutte le scarpe almeno all’inizio. Tanto da fidarsi per poter consegnare loro dei gioielli preziosi. Le ladre, perché sono queste in fin del conti, sono due donne venete, che hanno vissuto nella città di Pesaro perché una delle due aveva un pesarese come compagno.
Le due donne si sono avvicinate a mamma e figlia di Pesaro perché avevano dei problemi fisici costanti e non riuscivano a risolvere, almeno fino a quando non sono comparse sulla scena queste due signore che hanno millantato di poterle curare e risolvere i loro problemi dettati dal malocchio e altre situazioni. Appena il legame si è fatto più intimo e stretto, anche perché le quattro si vedevano spesso, le maghe, così si facevano chiamare, hanno cominciato a dire che il malocchio e i problemi erano derivati dagli “ori maledetti, dovete distruggerli se volete guarire“, hanno raccontato le due signore raggirate.
L’oro, delle due signore, che poi sono diventate le vittime, per le maghe era maledetto, maledette anche le collane preziose che era erano anche dei serpenti. Lì per lì mamma e figlia non hanno avuto dubbi e hanno dato credito alle due maghe. Non solo. Alla fine, dicendo che avevano poteri ultraterreni e guaritrici si sono fatti consegnare oltre 100mila euro di gioielli di famiglia.
Dopo qualche tempo e vedendo che la situazione non migliorava affatto, le due signore di Pesaro si sono sentite prese in giro, hanno fatto la denuncia ai carabinieri e ora c’è stato il processo. Le due venete sono finite alla sbarra e con l’accusa di truffa aggravata. Sono una 49enne e una 55enne, e non sarebbe la prima volta che finiscono nei guai per una cosa del genere.